Il confessionale

Confessionale Porno

Erano passati ormai diversi mesi dalla mia ultima confessione. In genere sono sempre stata una brava ragazza con pochi peccati da confessare, ma cio’ che era successo l’altra sera, era un peccato alla quale dovevo per forza chiedere perdono.

Entrai nel confessionale, dove Don Patrizio mi attendeva. Raccontai a Don Patrizio che 2 sere fa, a casa di una mia amica avevamo organizzato una festicciola per inaugurare l’arrivo dell’estate. Quindi eravamo tutti riuniti nel giardino, con delle bibite, snack e tanta musica. Tutti I presenti, erano in gran parte ragazzi della nostra classe mentre gli altri, erano I loro accompagni. Ad occhio e croce saremmo stati sui 50 di cui pero’, solo 15 erano ragazze, cosa alla quale non ci facemmo neanche tanto caso.

La festa era molto divertente, con dei giochi di gruppo, sfide alcoliche e balli sfrenati. Uno dei ragazzi, che in classe cercava sempre di starmi vicino, era molto ubriaco quella sera ed onestamente, anche io non scherzavo. Si avvicino’ a me, bisbigliandomi all’orecchio qualcosa che inizialmente non riuscivo a capire. Mi guardo’, facendo un gesto con la lingua nell’intero guancia, facendomi capire che voleva essere spompinato da me. Lo guardai un po’ divertita e un po’ incredula, notando solo dopo che aveva il cazzo duro tirato fuori dai pantaloncini e che se lo strusciava sul mio braccio. Per via dell’alcol, la cosa mi eccitava, al punto che gli presi il cazzo e cominciai a masturbarlo, facendogli segno di seguirmi. Lo portai sotto il portico, dove era tutto buio e lo spompinai fino a quando non mi aveva riempito la faccia e bocca di calda sborra. Ingoiai tutta la sborra e gli succhiai la cappella, pulendolo per benino. Ritornammo alla festa come se niente fosse e continuammo la serata separatamente.

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Don Patrizio ascoltava il tutto scuotendo la testa, in segno di disapprovazione. Al termine del racconto, Don Patrizio mi chiese se ero fiera di quanto fatto e risposi di no. Mi disse che il Signore non ci aveva creato per regalarci in modo indignitoso, ogni volta che il nostro sangue era influenzato dalla presenza di alcol. Chiesi a Don Patrizio come poter chiedere perdono al Signore, come poter cancellare quell’avvenimento e ricominciare sulla retta via.

Don Patrizio si alzo’, aprendo un piccolo foro all’interno del confessionale e ci infilo’ il suo cazzo, sorprendentemente grosso e molto duro. Rimasi scioccata da quella visione e Don Patrizio mi disse di ripetere l’atto imputato, pregando a mente di essere perdonata dal Signore. Don Patrizio disse che dovevo sentire vera vergogna per cio’ che avevo fatto e succhiando quel cazzo grosso e duro lo avrebbe fatto. Cominciai quindi a succhiare quel cazzo, partendo dalla cappella, mentre potevo sentire il respiro di Don Patrizio che si faceva man mano piu’ pesante e veloce. Tutta quella situazione, un po’ perversa mi eccitava da morire e cominciai a masturbarmi mentre ero presa a succhiare il cazzo duro di Don Patrizio. Cercai di prenderlo tutto in bocca, fino alla gola, ma era troppo grosso per me. Infilai 2 dita nella mia figa umida mentre massaggiavo le palle di Don Patrizio e gli succhiavo quel cazzo grosso e duro. Sentivo Don Patrizio che mi annunciava che avrei dovuto bere tutto il succo del peccato, senza perderne neanche una goccia, in modo da pulire tutto il peccato fatto. Succhiai forte, fino a quando un’esplosione di sborra calda, mi riempiva la bocca e gola. Ingoiai il tutto da brava peccatrice, succhiando per bene la cappella e il cazzo di Don Patrizio, come da lui ordinato.

Ero nuovamente sulla retta via.

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