Bukkake

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Erano tutti nudi e in riga davanti a me. Si stavano toccando l’uccello per farselo venire duro.

Mi eccitava molto vedere tutti quegli uomini tirarsi il cazzo, guardando il mio corpo svestito, come se fosse un semplice oggetto. Ero stata pagata profumatamente per fare quel lavoro che molte mie colleghe trovavano estremamente degradante. Io non credo nel degrado.

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Dovevo iniziare facendo quindici pompini. Sì, tutti quei cazzi erano destinati alla bocca della sottoscritta. Dopo averli ciucciati non avrei dovuto fare altro che starmene ferma mentre loro terminavano il mio lavoro spruzzandomi ettolitri di sperma in faccia.

Agli uomini piace molto vedere le donne trattate con sdegno e sono disposti a pagare molto per procurarsene una capace di farsi sborrare in faccia da quindici sconosciuti.

Mi gettai sul primo cazzo, lo ingoiai, ciucciandolo tre volte per poi passare a  leccare il secondo, mentre con le mani facevo due differenti seghe ad altri due piselli.

Cazzi. Tutto ciò che vedevo non era altro che un mare di cazzi per la sottoscritta. Sfatiamo un mito, se non sei una vera amante dei piselli non fai questo lavoro. Io amo i cazzi duri più d’ogni altra cosa e ne voglio sempre di più.

Adoro vederli tutti dritti e puntati verso la mia faccia ancora pulita; dopo il loro passaggio sarò sporchissima e il mio trucco si mischierà con quindici differenti tipologie di sperma, ognuna con il suo sapore.

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Sesto cazzo e sesta sessione di ciucciata. Bisogna ripetere il giro otto o nove volte e poi tutti iniziano a masturbarsi da soli, pronti a sparare sulla ragazza, come se questa non fosse altro che un cesso pubblico.

Molte ragazze odiano il bukkake, a me piace lo sperma e quindi mi piace anche questa grande scorpacciata di liquido biancastro. È una pratica sessuale come altre e non ci vedo nulla di degradante.

Un ragazzo alto e coi capelli rossi iniziò a toccarmi la figa per eccitarsi oltremodo, mentre ero impegnata a ciucciare due cazzi contemporaneamente, facendo a anche due seghe con le mani.

Sentii un pisello molto duro sbattermi sulla testa. C’erano cazzi dappertutto, era una specie di festa per piselli e la mia bocca si era trasformata in un un albergo per cazzi duri e vogliosi.

Arrivò il primo schizzo. Mi colò in testa e sulla fronte, scendendo lungo il naso. Il secondo mi colpì l’occhio destro.

La mia testa cominciò a viaggiare, tirata a destra e sinistra per i capelli, subendo la sborra caldissima di quegli sconosciuti.

Il sesto, il settimo, l’ottavo… la mia faccia era ricoperta di sborra ed io non ci vedevo niente. Ero solamente una donna con gli occhi chiusi che veniva strattonata per raccogliere altro sperma.

Oramai non sentivo più il calore della sborra, perché questa aveva creato una patina appiccicaticcia, come una sorta di maschera del piacere altrui.

Nono, decimo, undicesimo… mi sentivo disgustata ed eccitata. Ero disorientata per via di tutto quel liquido sui miei occhi.

Dodicesimo, tredicesimo, quattordicesimi e quindicesimo.

Era finita. Si erano tutti svuotati su di me. Avevano goduto fino all’ultima loro goccia di sborra sulla mia faccia. Aspettai qualche secondo, mi alzai ed andai a lavarmi, camminando alla cieca.

Blog: I Racconti Erotici, Racconto: Bukkake

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