La nuova casa (1)

Sesso lesbo in doccia

Erano tre settimane che ero in cerca di una nuova casa nel quale abitare. Trovai un annuncio interessante su un giornale. Si trattava di un appartamento di quattro vani, da poco restrutturato. La stanza più grande, quella matrimoniale, era occupata da una giovane coppia. Pensai che, trattandosi di una coppia, avrei potuto godermi la solitudine della mia stanza. Chiamai e decidemmo di incontrarci la sera stessa.

L’appartamento era all’ultimo piano di una palazzina moderna, situata in una zona piuttosto periferica ma tranquilla e dotata di ogni genere di comfort. Era il luogo ideale dove vivere.

Ad aprirmi la porta fu la ragazza. Era alta, bionda e dal fisico slanciato. Mai avevo visto una donna così bella davanti a me. Mi accolse con un caloroso sorriso e mi fece entrare.Si chiamava Adele. Mi mostrò la casa. Era molto bella, molto pulita e molto ordinata. La stanza nel quale avrei dovuto alloggiare era decisamente perfetta: vi era un letto matrimoniale, una scrivania, una armadio grande e spazioso e una grande finestra che affacciava sul cortile interno.

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Senza esitazioni, le disse che intendevo prendere in affitto la stanza (dato che, anche il prezzo era niente male). Ci sedemmo al tavolo della cucina. Mi mostrò dove avrei potuto mettere le mie cose e mi spiegò le regole della casa.

Per tutto il tempo, Adele non fece altro che tenere le gambe accavallate. Indossava una gonna stretta e corta e non potei fare a meno di guardargliele. Era davvero bella.

Poco dopo, entrò in casa Fabrizio, il suo fidanzato. Rimasi stupita e quasi imbarazzata quando vidi apparire anche lui: un ragazzo alto, dal fisico palestrato. Il sorriso mostrava dei denti bianchissimi e curati. Aveva una voce calda e si muoveva con sicurezza e sensualità come Adele.

Si guardarono con intesa. Scaricavano una potenza sessuale al di fuori del normale.

Dopo una settimana, avevo già preso possesso del nuovo appartamento. Non appena finii il trasloco, non vedi l’ora di farmi una doccia. Sentire il getto dell’acqua calda mi rilassò. Sentivo le particelle liquide accarezzarmi tutto il corpo: i seni, l’addome, i glutei, i peli del mio pube…

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Si spalancò la porta del bagno. “Ma ci sei tu?” chiese, quasi sorpresa.

Non feci in tempo a rispondere. Aprì la doccia ed entrò. Era completamente nuda ed era bellissima. “Scusami tanto”, continuò a dirmi, mentre sentivo i suoi capezzoli sfiorarmi il mento (tanto era alta) “Ma vado di fretta e ho assolutamente bisogno di una doccia.”

“Non preoccuparti. Se vuoi posso uscire…”

“No! No!” esclamò lei, prendendomi il viso tra le mani. “Dove vai?”

A quel punto non so cosa successe, ma mi prese il viso tra le mani e mi baciò. E fu un bacio intenso e dolce, passionale e fuori controllo. Allontanando la sua bocca dalla mia, si riempì le mani di bagnoschiuma e cominciò a massaggiarmi dolcemente il corpo: i seni e i capezzoli, poi il sedere. Sfiorò i peli della mia vagina, e poi le labbra. Sentì un dito entrarmi e le pareti bruciare a causa del sapone. Ma a quel punto non mi importava. Ero talmente eccitata che volevo solo arrivare a raggiungere il massimo del piagere. Le sue dita si muovevano sempre più velocemente e, quando l’acqua sciacquò via tutto il sapone, mi leccò il clitoride. Mi agitai e gemetti ancora più forte. Raggiunsi l’orgasmo e godetti come mai prima.

Si rialzò. Mi guardò. Mi baciò ancora. “Sapevo che avresti avuto un buon sapore” e uscì dalla doccia, senza insaponarsi neppure.

 

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