Adele e l’uomo del marciapiede.

Adele era seduta al bancone di un bar, sorseggiava svogliatamente un martini. Lunghi capelli corvini, carnagione chiara e un corpo che stava facendo eccitare non poco un settantenne seduto poco più in là. Lei era bella, seducente e le piaceva far bagnare un po’ tutti gli uomini che capitavano sotto al suo sguardo.
La porta del locale si aprì di colpo, quella sera tirava un vento violento. La ragazza si girò verso l’entrata del locale e sul marciapiede scorse la figura di un uomo. Iniziò un gioco di sguardi piuttosto intenso, ad un certo punto lei si diresse in bagno e quando ne uscì aveva in mano le mutandine. Finí il martini, uscì dal locale e le fece annusare all’uomo che tanto la stava aspettando.
Non ci volle molto, l’uomo le mise una mano sul culo e iniziò a stringerlo forte, talmente forte da provocarle un sussulto. Adele si avvicinò al suo petto, riuscì a sentire il suo cazzo duro e non ci volle molto che i due si ritrovarono in una stanza d’hotel.
Lui le tirò su la gonna e iniziò a toccarla senza troppe delicatezze, la sbattè contro la scrivania e la piegò in avanti. Il suo cazzo intanto strusciava sulla sua fica fradicia, di colpo la prese per i capelli e la sbattè sul pavimento facendole capire di doversi mettere in ginocchio. Lei titubante rimase ad aspettare ciò che in realtà desiderava molto, l’uomo le infilò il cazzo in bocca fino in fondo. I movimenti violenti, i capelli tirati e quel sapore iniziale di sborra la stavano facendo bagnare sempre di più.
Lui continuò a violentarle la bocca senza tregua e solo quando lei inizio a sbavare come una cagna decise di smettere. Le ordinò di piegarsi in avanti alzando il culo e la obbligò a leccare tutta la saliva caduta sul pavimento, iniziò a violentarla nella fica mentre lei ansimava cercando di ripulire tutto. La prese per i fianchi e la strinse forte, i movimenti si fecero sempre più violenti fino a che non decise di infilare la punta del cazzo nel suo culo. Lei subito si irrigidí perché non aveva mai fatto nulla del genere, lui intuì e perciò le mise un cuscino sulla testa e in bocca i suoi boxer. L’uomo iniziò a spingere il cazzo duro e bagnato nel suo culo, i movimento ben poco delicati facevano godere la ragazza.
Lui continuò a violentarle il culo, l’orgasmo era sempre più vicino perciò staccò il cazzo da quello splendido buco e la girò iniziando a violentarle la bocca fino a sborrarci dentro. L’orgasmo fu intenso ma lui non aveva ancora finito, vedendola dolorante ma terribilmente eccitata le pisciò sul viso obbligandola poi a leccare il pavimento.

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