Un ‘viaggio’ di sola venuta

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Christian ripete ad alta voce “Sta passando… passando…”.

E’ appena partito per un viaggio allucinogeno e Alba, la sua amica che lo accompagna spesso in certi voli, confessa a Jimmy: “Spero di essere io, la sua prossima fermata”.

Christian si è appena ripreso. Si sente uno schifo e ha bisogno di un brivido in più per assicurarsi di essere ancora vivo. Alba scherza, provoca, spara battute, ma non avrebbe mai pensato che Christian potesse essere tanto animale, quando gli gira storto o il viaggio e la sua dose gli vanno di traverso.

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Se fare l’assistente sociale con i maschi è stato sempre il sogno di Alba, è anche vero che la prepotenza e gli atteggiamenti troppo violenti, nel sesso, non li sopporta proprio.

Christian inizia per gioco dicendole:

“Cominciamo subito, assistente sociale…  Più che assistere, però, dovresti partecipare….”.

Discorsi del cazzo, che lasciano il tempo che trovano e che si evolvono in un gioco sempre più insidioso, fastidioso e insopportabile per Alba. Discorsi fuori di testa, tipici di un tossico in pieno volo e a testa vuota. Un termine che non sempre si traduce in ‘discorsi stupidi’ ma proprio del cazzo, quel palo che s’indurisce a dismisura e pretende un buco alla svelta. Magari con la forza, tanto per rendere tutto più sporco ed eccitante per i tipi come Christian.

Fino a quel momento, Alba non avrebbe mai pensato di dover subire un sopruso proprio da lui, che considerava il ragazzo più dolce del mondo. Ma, quando l’inconscio spunta fuori, le sorprese possono essere tante e pesanti…

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“Ma che bella fregnetta!” si complimenta Jimmy, che ha già capito i pruriti del suo amico e che lo asseconda spesso e volentieri in certe porcate.

Anche lui ha voglia di farlo strano e violento. Le facce di quei due le sembravano così invitanti, all’inizio, ma ora i loro occhi sembrano quelli di due lupi cattivi.

“Vieni qua, vieni… la roba mi tira come una scimmia!”.

Potrebbe sembrare una svampita facile da fottere, lei, ma l’apparenza inganna e poi, a due come loro, cosa volete che gliene importi se lei ci sta o no? Sono fatti, strafatti e sembra tutto più facile e possibile, nel loro mondo allucinato, di plastica. Possono permettersi tutto perché il Nirvana lo vogliono adesso, con o senza il permesso di nessuno.

“Accovacciati e gustati il biberon… Che infilata liscia…”.

Il contrasto con cui Christian gioca e la invade aggredendola spiazza la piccola Alba che, a bocca piena, non ce la fa neanche a gridare. Sono due tossici, spacciatori da strapazzo, due che la vita se la inventano ogni giorno e che, quando una cosa la vogliono, se la prendono.

Due pesci piccoli, si fa per dire. Chiedetelo ad Alba, se sono piccoli, quei due pesci che insaccano dentro di lei sopra e sotto e spingono volgari e fanno più male del solito e lacerano le sue pareti tenere, non ancora del tutto bagnate.

“Grugnisci, grugnisci…” fa Jimmy mentre la sfonda cattivissimo e fuori orbita.

“Indurisci, indurisci…” fa eco Christian mentre la imbocca ridacchiando.

Alba si sente aperta e svaccata, colpita nell’orgoglio più… profondo. La testa le gira, le viene da vomitare ma, come se appartenesse ad un’altra persona, la sua patonza lunga e sempre più colante diventa avida, ne vuole sempre di più dappertutto, rilassata e tesa alla meno peggio sul divano.

Jimmy fotte e la sfotte: “Bel lavoro… socialmente utile… utile, eccome. Tieni, troia… Ti faccio piangere…”.

Christian entra facile dalla porta di servizio. Quasi non se ne accorge. Ha il rifiuto in testa, ma la fica e la sua bocca piene di cazzo sembrano non accontentarsi mai. I due capitoni castigano la sua vocazione di troia missionaria e le fanno provare il brivido del sopruso a cosce dilatate al massimo. Un colpo più profondo le lacera i fondelli, le cola una lacrima distratta dal viso ma non riesce a ribellarsi. I due energumeni strafatti la incastrano tra due bisce avvelenate. E’ solo una bambola di gomma, in quel momento, e domani non si sarebbero ricordati un bel niente…

Le due caverne di Alba, mentre miagola “No, maiali! Nooohhhh!” sudano fatica e sollazzo. Il culo le pulsa come non le è mai successo. Fa la verginella offesa che vuole convincere pure sé stessa di sentirsi usata nell’abuso da due bestie impunite ma… Si muove, si agita tutta. E’ brava, aizza e i due, infoiati, sodomizzano a turno. Si tuffano, scavano, sbracano e, mentre lei tenta di dimenarsi, la supposta viene somministrata più volte. Lei incassa e si lagna e recita e urletta frasi incomprensibili.

Fatti di roba e vizio frenato a più riprese, vogliono eruttare. Due cazzi nervosi, duri da far male e da sgonfiare si stappano, venati e arrossati da una chiavata pazzesca.

Alba li guarda in cagnesco e aspetta. Unta di umori mescolati, li asseconda. Si attacca ai due pali e sente i coglioni smunti. Li svuota del tutto e raccoglie sciroppo montato.

Lei, adesso, ha messo la testa a posto. Non fa più strani viaggi, ha chiuso con quei due, si è fidanzata con un bravo ragazzo. Quando chiava con lui, cola una lacrima strana dal suo viso per una noia mortale e tanta nostalgia di violente emozioni che ha odiato e amato…

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