Squillo improvviso
Ero seduto sulla mia poltrona a parlare con un mio collega, che era in un’altra citta’. La mia segretaria aveva accettato di lavorare fino a tardi quel giorno, in quanto avevamo in mano una situazione molto delicata con la quale confrontarci. Lei era molto piu’ giovane di me e aveva un corpo da fotomodella. Per questioni d’immagine, lei si vestiva sempre in un modo molto elegante, rimanendo pero’ molto sensuale nei modi di muoversi e di camminare.
Bionda, con capelli a caschetto e delle tette enormi. Sotto la sua gonna a tubo ci stava un sedere che sapeva far sculettare in modo molto accattivante. Ero molto teso durante la conversazione telefonica con il mio collega e chiesi alla giovane segretaria di portarmi una bella tazza di tea caldo, sperando che mi avrebbe aiutato a rilassare i nervi. Chiusa la telefonata con il mio collega, misi la mia mano sulle tempie, in attesa del tea. Mentre la segretaria stava per posarlo sul tavolo, uno squillo improvviso del telefono fece saltare entrambi, con il bollente tea che si era rovesciato sui miei pantaloni. Avevo il cazzo in fiamme mentre risposi al telefono, cercando di mantenere un tono di voce normale. Era mia moglie. La mia segretaria prese delle salviettine e mentre parlavo, cercava di asciugarmi, toccandomi diverse volte il cazzo, facendomi eccitare. Mentre parlavo al telefono, sentivo il mio cazzo crescere sotto la mano della giovane ragazza che se ne era accorta, sfoderandomi un sorriso malizioso. Contraccambiai il sorriso e continuai a parlare al telefono, mentre lei mi stava slacciando il pantalone. Aveva tirato fuori il mio cazzo duro e dritto e lo stava massaggiando con delle fresche salviettine, ripulendolo dal bollente tea.
La sua mano si muoveva con delicatezza sul mio cazzo, scivolando su e giu’, mentre cercavo di non far trapelare nessun tono eccitato nella conversazione telefonica con mia moglie che mi parlava della cena. Le sue labbra si posarono poi sulla mia cappella e scivolarono giu’, facendo entrare il mio cazzo nella sua bocca. Era cosi’ calda e umida e sentivo la sua lingua muoversi sul mio cazzo che scivolava sempre piu’ in profondita’ nella sua bocca, fino a quando le palle non raggiunsero le labbra. Continuando a parlare, posai una mano sulla sua testa e la spinsi piu’ giu’, ficcando il mio cazzo cosi’ in profondita’ che la sentivo soffocare tra le mie gambe. La lasciai e lei ritorno’ su con la faccia rossa e delle lacrime che scendevano sulle sue guance. Parlavo con molta disinvoltura, mentre la sua testa si muoveva su e giu’ tra le mie gambe. Tiro’ fuori il cazzo dalla sua bocca e comincio’ a leccarlo con passione mentre mi fissava dritta negli occhi. Mi piaceva sentire la sua lingua che si muoveva sulla grossa vena che collegava le mie palle con la cappella. Poi il mio cazzo scivolo’ nuovamente nella sua bocca e comincio’ a succhiare in modo avaro ed eccitato. Sentivo anche che il mio respiro diventava sempre piu’ veloce e mentre ascoltavo mia moglie dall’altra parte della linea, sentivo i miei muscoli diventare rigidi e nella sua bocca, un’esplosione di densa sborra parti’ dalla punta della mia cappella, colando sulla sua lingua, mentre lei continuava a succhiare e a muovere lentamente la testa. Il mio cazzo pulsava tra le sue labbra e sentivo i suoi forti risucchi, mentre ingoiava tutto il mio godere. Porto’ poi le sue labbra sulla mia cappella e comincio’ a succhiare avidamente, facendomi dimenare per via del doloroso piacere che provavo mentre lei stuzzicava la mia cappella appena sborrata e super sensibile.
Ritornai ad avere un tono di voce normale, scusandomi con mia moglie, dicendo che un forte mal di testa mi assilava, mentre il mio cazzo moscio, scivolava fuori dalle labbra della mia segretaria, che con le labbra umide della mia sborra, mi fece un sorriso complice.
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