Scopata con la zia: voglia di trasgredire

Ho 23 anni e studio all’Università e non ho assolutamente tempo per andare al mare, mentre i miei genitori trascorrono in spiaggia praticamente ogni momento da fine maggio a metà settembre.

Studiare con il caldo non è piacevole, anche con l’aria condizionata accesa al massimo, il mio computer era un vero forno ma non potevo assolutamente spengerlo e per questo motivo cercavo di studiare velocemente per spengerlo il prima possibile e alleviare la sensazione di afa.

Quel giorno il caldo era davvero insopportabile, e studiavo nudo. Dopo mezz’ora di lavoro al computer sentivo che ero arrivato al limite, dovevo assolutamente spegnere il computer e rilassarmi e mi feci una doccia gelata.

Un vero sollievo per il mio corpo. In quel momento mi ricordai che non avevo chiuso a chiave la porta di casa, ma non aspettavo visite e speravo che anche i ladri fossero in vacanza.

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Uscii dalla doccia e il caldo mi aveva già asciugato e mi trovai davanti a mia zia Giada.

Ciao Roberto, hai caldo?” mi disse sorridendo e guardandomi il cazzo.

Beh… zia, è davvero caldo” risposi imbarazzatissimo.

Mia zia Giada ha 40 anni, ed è davvero una bella donna. È magra e alta, un bel seno e un bel culo. Non ha mai avuto figli e si vede. Quel giorno indossava una minigonna nera, un top bianco e sandali argentati.
Non portava il reggiseno e riuscivo a vedere i capezzoli.

Sei contento di vedermi?” disse lei, indicando in basso.

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Il mio cazzo era durissimo, avevo sempre avuto fantasie su mia zia, e vederla vestita così mi eccitò molto.

Che bel cazzone che hai, sicuramente hai preso da mio fratello, anche lui lo ha enorme” disse lei, mentre si chinava.

Posso dargli un bacino?” disse, e senza aspettare la risposta iniziò a baciare e leccare la cappella. La lingua di mia zia si muoveva veloce, era davvero esperta. Leccava con colpi veloci, poi succhiava e continuava a leccare. Le mani massaggiavano le mie palle. A un certo punto si mise tutto il cazzo in bocca.

Sono una gola profonda” disse, mentre si spogliava.

Ci sdraiammo sul mio letto per un 69. La figa di mia zia era liscia e bagnata e lei lavorava con la sua bocca attorno al mio cazzo.

Leccami il culo” disse. Era bellissimo leccare il buchino e infilare un dito dentro.

Mia zia si alzò e iniziò a scoparmi saltando sul mio cazzo mentre io strizzavo le sue tette. La faccia di mia zia era la rappresentazione dell’estasi e si alzava e scendeva sul mio cazzo sempre più velocemente.

Cazzo, vengo!” disse, affondando le unghie sul mio petto.

Pochi secondi dopo arrivò il mio turno.

Zia, spostati

La zia Giada capì subito tutto e si inginocchiò mentre io venivo sulla sua faccia, rovinandole il trucco.

Che bello, è caldissimo” disse lei, spalmandosi la sborra su tutto il corpo.

Io non riuscivo a realizzare quello che era successo.

Forse troppo breve per i miei standard” disse lei baciandomi il cazzo “ma possiamo migliorare”.

La zia si rivestì senza lavarsi e gli abiti si appiccicarono alla sborra.

Se farai il bravo mi scoperai il culetto” disse strizzando l’occhio e uscendo di casa.

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