Racconto Erotico dopo chat online

Un bisogno sopito

Dopo una lunghissima relazione con il mio storico compagno, la classica crisi del settimo anno si è fatta sentire anche per noi, confermandomi che, a volte, i luoghi comuni e le frasi fatte fanno centro. La sera, entrambi tornavamo stanchi da lavoro e, dopo cena, la TV è stata per mesi la nostra unica compagnia; a letto, poi, le cose non andavano certo meglio: nelle poche volte in cui ci avvicinavamo, sentivo il tutto quasi come un dovere e l’intera situazione si trasformava in qualcosa di meccanico e privo di passione.

Arrivò così l’inevitabile capolinea della storia e, passato il trauma iniziale, devo ammettere che Paolo non mi mancò mai davvero, tanto che lo scorso autunno fu un periodo fantastico, circondata dalle mie amiche e dai miei cari che mi fecero sentire meno sola; sentivo, però, che qualcosa mi mancava e, dopo aver avuto un lungo e realistico sogno erotico, una notte mi svegliai e capii cos’era: avevo bisogno di un po’ di sano sesso.

Clara

Qualche sera dopo ne parlai con Clara, la mia più cara amica, che mi consigliò, se avevo solo voglia di quello, di frequentare una chat per persone in cerca di sesso; ho sempre snobbato quegli ambienti, considerandoli un covo di pervertiti e di casi umani, per cui la mia prima reazione fu di repulsione.

Quando, però, Clara mi confessò che a volte le frequentava anche lei e che in molte occasioni aveva trovato modo di divertirsi alla grande, si insinuò in me un tarlo che mi portai a casa e che, giorno dopo giorno, mi convinse con sempre maggiore forza che forse, pensandoci bene, quella dell’incontro online non era poi un’idea così malvagia…

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Si entra in azione

Qualche ricerca, nickname nuovo e foto profilo adatta bastarono per scovare ciò che stavo cercando: dopo pochi click iniziai a sentirmi con un certo Riccardo, che dalle foto era un bel ragazzo e che si dimostrò subito spigliato e simpatico: forse Clara non aveva tutti i torti, le chat erotiche sono popolate anche da gente carina e socievole!

Dopo diverse serate passate a parlare un po’ di tutto, decidemmo di vederci di persona; molto innervosita e ancora piena di dubbi mi presentai all’appuntamento con troppo anticipo, tanto che quando Riccardo entrò nel locale io avevo già finito il primo drink. Le mie paure, quando lo vidi, svanirono immediatamente: era proprio come nelle foto! Alto e slanciato, era decisamente più curato di quanto mi aspettassi.

Notai che, tra i due, ero io la più imbarazzata, mentre lui si dimostrò subito allegro; i drink divennero due, poi tre e Riccardo non perdeva occasione per lanciare qualche frecciatina maliziosa: in fondo, ci eravamo dati appuntamento per un motivo preciso…

D’un tratto mi resi conto che lo volevo, subito, fortemente; lui capii immediatamente e il suo sguardo si accese. Abitavo a pochi isolati, così, senza dire una parola, lo presi sotto braccio e lo portai da me.

La mia rinascita

Quella sera, uscì allo scoperto un lato di me che era rimasto sopito per troppo tempo, riportandomi indietro ai primi mesi della mia vecchia relazione, quando non riuscivo letteralmente a staccarmi da Paolo tanto lo desideravo; con Riccardo, mi stupii nel ritrovarmi, dopo pochi istanti, sul divano, a cavalcioni sopra di lui, nell’intento di slacciargli freneticamente la cintura dei pantaloni.

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Liberati dai vestiti, iniziai ad assaporare il suo corpo profumato, partendo dal petto ben tornito per scendere, lentamente, sempre più in basso; ero io che volevo condurre il gioco, volevo riscattarmi da tutti quei mesi nei quali non mi sono concessa nemmeno una serata di piacere.

Nei panni del sottomesso che in quell’occasione indossava, Riccardo si comportava perfettamente: docilmente, si lasciò guidare prima sul divano, poi in camera da letto, dove ripresi il discorso da dove lo avevo lasciato; presi a lavorarlo con la bocca con una tale passione che dopo qualche minuto dovetti fermarmi, o sarebbe scoppiato, tanto era eccitato.

Era il momento di passare al piatto forte: messami sopra di lui, iniziai a cavalcarlo, facendomi scivolare dentro lentamente tutto ciò che aveva da offrire. Muovendomi con tutta la calma del mondo, assaporai pienamente quel mix di sensazioni che solo un uomo poteva darmi; mentre lo facevo, continuai a pensare a quanto sciocca ero stata a negarmi una serata così, in passato…

Presto, però, non mi contenni più: le mie unghie affondavano sempre di più nel suo petto, aggrappata com’ero a lui, mentre i miei seni sobbalzavano, morbidi e sinuosi, al ritmo dei saltelli che davo con le mie gambe, che si flettevano agilmente alla ricerca del massimo godimento.

Nel frattempo, le mani di Riccardo si muovevano curiose, esplorando avidamente le mie natiche e passando poi ai fianchi, fino ad arrivare al mio collo, proteso per farsi afferrare saldamente. Stringendo delicatamente, il mio compagno di una notte mi fece toccare l’apice, una sensazione che era troppo tempo che non provavo; quasi all’unisono, anche lui raggiunse l’orgasmo, accompagnato da un urlo di piacere che mi è rimasto tra i ricordi più stuzzicanti della serata, in grado anche ora, mentre scrivo queste righe, di accendermi.

Dopo qualche momento di intimità, in cui ognuno si riprese dalle fortissime sensazioni, Riccardo mi lasciò, ancora tra le coperte umide del sudore dei nostri corpi; credo proprio che, una delle prossime serate, lo ricontatterò per un’altra sana dose di divertimento. Nel frattempo, però, devo ancora adesso sentire Clara e ringraziarla del consiglio; prima, però, forse farò un altro salto nella chat: chissà se c’è qualche altro profilo interessante…

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