Posseduta da un clochard
Quando sono in vacanza,solitamente in Sicilia nel paese delle mie origini,sono solita al mattino (prima che il sole scaldi troppo),praticare lo jogging per mantenermi in forma,e chissà,dato che sono lontana da casa,avere qualche avventura inaspettata,(sono le migliori come è già avvenuto in passato).3 anni fa,correndo in un paesaggio da fiaba, raggiunsi,lontano da centri abitati, una stazione ferroviaria in stato di abbandono,ma con linea funzionante.Curiosa come sono,entrai all’interno dell’edificio a due piani in disuso.Salii al piano superiore,entrai in una stanza dalla quale si vedevano i binari,e qui,mi affacciai alla finestra per vedere uno stupendo panorama.Improvvisamente una voce mi fece sobbalzare,mi girai, e vidi un uomo seminudo,barba incolta,capelli lunghi e luridi, lo sguardo allucinato. Mi si avvicinava
dicendo cose incomprensibili, ma facendo capire chiaramente le sue intenzioni. Ebbi paura,cercai invano di dissuaderlo,non era quella l’avventura che cercavo.Mi prese per le braccia con forza,mi fece girare contro la parete,tirò giù i calzoncini,e strappò l’esile perizoma.Sollevò la maglietta mettendo a nudo il seno che strinse subito,appoggiò il membro durissimo contro la fica,mi prese per i fianchi ed ebbe inizio la penetrazione.Un orribile puzzo di sudore accompagnava i forti colpi di reni che mi propinava,sentivo il robusto e nodoso cazzo che andava su e giù nel ventre con forza.Nel frattempo arrivò un treno,avrei potuto attirare l’attenzione di qualcuno urlando,ma non lo feci.Mi lasciai scopare da quell’invasato come una troia, cominciava a darmi piacere.Ad un certo punto mi sollevò di peso, mi portò in una stanza dove c’era una brandina,e mi ci scaraventò sopra.Si mise su di me con tutto il suo peso,la cappella ben piantata nel mio corpo che sussultava sotto ai ripetuti e profondi colpi che durarono a lungo.Inspiegabilmente non venne,si sollevò,mi fece voltare e disse:”Culo”.Insalivò lo sfintere,vi introdusse 2 dita per dilatarlo,e appena lo fu,con due colpi secchi ricevetti il cazzo di quel lurido essere tutto nel culo, fino alle palle. Le sentivo sbattere rumorosamente contro la fica umida,pensavo a mio marito e ai miei figli che ancora sicuramente dormivano,mentre io ero inculata a sangue da un essere che sembrava una bestia,ma devo ammettere che quel tipo di violenza quasi mi piaceva.Dopo un tempo interminabile di quel piacevole supplizio,il tipo quasi si fermò,e cominciai a sentire gli impulsi del cazzo che schizzava abbondanti dosi di sborra calda nelle mie viscere.Finalmente appagato si sollevò,mi baciò le chiappe,mi diede due schiaffetti sempre sulle natiche,e mi fece andare via.Questa esperienza si è unita ad altre che ho vissuto nei dintorni di quel luogo,e che racconterò in seguito. Daniela(Lina)
Autore:
Daniela (Lina)
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