Turisti e amanti per caso: passione estiva a Catania

Era una calda giornata di Agosto a Catania, il mercato del pesce si animava di colori e odori inebrianti, tra la tipica confusione e il vociare dei venditori.

In mezzo alla folla, distrattamente, sento gli occhi puntati verso di me.

Non è una novità, so di essere bella e in questi giorni più di un ragazzo catanese non si è fatto problemi a farmi apprezzamenti per strada.

Ma stavolta è diverso, sento che qualcuno non mi sta davvero staccando gli occhi di dosso. Mi giro con discrezione finché non incrocio lo sguardo di un uomo davvero bello.

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Che mi fissa. E non smette.

Mi sembra quasi di conoscerlo.

“Non è che magari è uno dei ragazzi che ho beccato sul sito di incontri catania su cui mi sono collegata ieri sera?”

Quindi divento sfacciata, lo faccio perché mi piace, e mi avvicino a lui sollevando gli occhiali da sole e guardandolo dritto negli occhi.

“Ci conosciamo?” chiedo.

guarda cam

“Direi che FINALMENTE ci conosciamo, sono Marco!”

“Giulia. Sei sfacciato!”

“Sì, di nascita! Andiamo a prendere un caffè”.

Attratti dall’energia della città e dalla promessa di una giornata indimenticabile, ho deciso di seguire il destino che sembrava averci fatti incontrare.

Prima un caffè al bar dietro l’angolo, poi Marco mi ha proposto di andare a mangiare pesce in un ristorante vicino il mercato.

Il ristorante era davvero fantastico, ottime prelibatezze marinare, antipasti crudi e cotti accompagnati da un vino locale molto fresco e piacevole.

Ma io ero sempre più calda, in tutti i sensi.

Le conversazioni scaldavano l’atmosfera, mentre l’eccitazione lievitava tra un sorso di prosecco fresco e risate condivise. Era come se il sole cocente di Catania avesse acceso una fiamma ardente tra di noi.

Senza pensarci troppo, Marco suggerì un gioco.

“Giulia, se indovini il nome della Santa patrona di Catania, pago il conto e sei libera di andare. Ma se non indovini, trascorrerai il pomeriggio insieme a me nella sua suite con vasca idromassaggio, che ho preso proprio dietro il Duomo di Catania”

Sorrido… “Sfida accettata. È facile… Santa Rosalia!”

Marco sorride, prende il cellulare e mi mostra così le immagini di una festa incredibile con tutti i fedeli vestiti di bianco, che trasportano il fercolo della loro amata Santa… Sant’Agata!

“Cazzo!”, rido.

Giunti nella suite resto incantata dal lusso chic della stanza.

Marco prepara la vasca idromassaggio con cura e premura mentre io, inizio a lasciar cadere lentamente i miei vestiti sul pavimento marmoreo.

È l’inizio di uno dei pomeriggi più belli della mia vita.

L’acqua calda accarezzava i nostri corpi sudati ed eccitati mentre ci iniziavamo a baciare, con una passione sempre più forte.

Le mani di Marco iniziano a muoversi con maestria sul mio corpo, esplorando ogni curva e ogni centimetro di pelle, mentre i suoi occhi mi guardano con ammirazione.

“Quanto è figo!” penso. “E quanto ci sa fare…”

Mentre sto pensando questo, lo sento entrare dentro di me con forza.

Senza preavviso, è rude e si muove a un ritmo veloce, come piace a me.

Mi prende tra le sue braccia e mi tira fuori dalla vasca idromassaggio per scoparmi in piedi contro il muro. Lo sento sempre più in profondità, sempre più forte e lo sento venire dentro di me.

Il primo rapporto è stato violento e veloce. Ma recuperiamo scopando tutta la giornata in camera.

Quando i raggi del tramonto filtrarono attraverso le finestre, sapevamo che quel momento sarebbe rimasto impresso dentro di noi per sempre.

A quel punto non era rimasto che salutarci.

Magari ci incontreremo da turisti in una nuova meta. In una nuova suite.

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