Occhio spione
Mi ero trasferita nella nuova casa da ormai un paio di anni. Vicino a me, abitava una famiglia che aveva due figli maschi, uno piccolino ed un ragazzetto che non penso abbia avuto piu’ di 16 anni. Il mio bagno, era in parallelo con la cameretta del ragazzetto e sapevo benissimo, che quando mi andavo a fare la doccia, lui mi spiava dalla sua stanza. Si metteva dietro la sua tenda e mi guardava e dal movimento della tenda, ero convinta che ogni volta si masturbava mentre mi spiava.
Era eccitante sapere che il giovanotto si masturbava guardando il mio corpo. Ricordo che una volta in particolare, ero talmente eccitata che decisi di regalare al giovane segaiolo uno spettacolo che non avrebbe facilmente dimenticato. Ero entrata in bagno indossando il reggiseno e il perizoma. Avevo lanciato uno sguardo dall’altra parte notando che il ragazzo era li, in attesa della mia doccia giornaliera. Mi levai il reggiseno e il perizoma con dei movimenti sensuali, tipo stiptease. Ero entrata in doccia e lasciavo la calda acqua scivolare sulle mie curve, muovendomi nello stesso modo sensuale, lasciando che le mie mani, si muovevano sul mio corpo, sulle mie tette, massaggiandole e strizzandole. Vedevo che la tenda del ragazzo si muoveva e quindi aveva cominciato gia’ a masturbarsi. Avevo messo del sapone liquido sulla mia mano e mi stavo spalmando il sapone sul corpo, strizzando le mie tette e passando la mia mano insaponata tra le gambe e girandomi, anche sul culo, passando la mano tra le chiappe, facendo scivolare un mio dito dentro il buco del mio culo. Mi ero abbassata a pecora, mentre mi stavo masturbando il culo. Il mio dito insaponato entrava e usciva tra le mie chiappe mentre io gemevo e godevo al pensiero del giovane cazzo eccitato che si stava masturbando, mentre guardava il mio dito entrare e uscire dal mio culo. L’acqua aveva portato via tutto il sapone e quindi si vedeva anche meglio il dito che entrava e usciva dal mio culo. Con l’altra mano, mi masturbavo la figa, con la mano che era infilata tra le gambe. Mi sentivo veramente una porca, mentre facevo godere un giovanotto eccitato, che si stava sparando una gloriosa sega, mentre mi spiava dalla sua cameretta. Mi rimisi in piedi, con la faccia rivolta nuovamente verso la sua finestra e sempre con gli occhi chiusi, continuai a masturbarmi la figa a gambe aperte. Ero appoggiata al muro della doccia, mentre le mie dita scivolavano tra le umide labbra della mia figa calda, immaginando che il giovane cazzo, si muoveva dentro di me.
Con l’altra mano, mi strizzavo le tette, massaggiandole e stuzzicando i capezzoli induriti. Quando avevo aperto gli occhi, notavo che la tenda si muoveva in modo agitato e veloce, immaginando che ormai il ragazzo era vicino allo sborrarsi in mano. Allora cominciai anche a succhiarmi il dito, imitando il pompino che gli avrei veramente voluto fargli. Avevo due dita tra le gambe e un dito che scivolava tra le mie labbra. La tenda si muoveva impazzita e poi improvvisamente smise di muoversi. Feci un grosso sorriso, immaginando la mano del ragazzo tutta sborrata. Ero riuscita a far sborrare un giovane ragazzo senza neanche toccarlo e la cosa mi eccitava tanto, anche se mi faceva sentire come una lurida puttana. Effettivamente, in qualche modo, lo ero veramente.
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