Mia sorella troia

Ero solamente un ragazzino quando accade ciò che ho intenzione di raccontarvi.
Me ne stavo in camera mia ad ascoltare un po’ di musica mentre giocavo con il gameboy, quando staccai le cuffie dalle mie orecchie.
Mia sorella era rientrata in casa, assieme al suo ragazzo di allora.
Avevo saltato scuola, ma questo lei non lo sapeva. Io avrei dovuto essere a lezione e anche lei.
I nostri genitori erano fuori per lavoro e non si erano raccomandati altro. Cercai di non fare nessun rumore per evitare che Chiara e Luca notassero la mia presenza, facendo così saltare in aria la mia copertura.
“Avanti piccola, fallo come solo tu sai fare.” disse Luca.
“Io so sempre quello che vuoi e come lo vuoi.” sorrise mia sorella.
Di cosa diavolo stavano parlando? Ero morbosamente curioso, così mi misi a sbirciare dal buco della serratura.
Chiara si stava togliendo il maglione, mentre ballava per Luca. Era stupenda.
Mia sorella è sempre stata una ragazza bellissima, ora come all’ora, ma io non l’avevo mai vista nuda dopo l’età dello sviluppo. La sognavo in continuazione e qualche volta mi veniva un’erezione, ma quei seni nudi li avevo solo immaginati.
“Adesso sai cosa devi fare, vero?” sussurrò Luca.
“Tiralo fuori.” sorrise lei, facendo cadere a terra il suo reggiseno.
Erano le prime tette che vedevo dal vivo e averle sognate così a lungo le rendeva ancora più eccitanti.
Mi abbassai i pantaloni e iniziai a farmi una sega guardando mia sorella.
Luca le toccò il seno, dopo aver liberato il suo cazzo duro. Chiara lo prese in mano e dopo averlo massaggiato per circa un minuto si mise in ginocchio.
Avevo immaginato molto spesso mia sorella scopare con i suoi amici, ma non mi sarei mai aspettato di vedere un giorno le mie fantasie all’opera. Era tutto così irreale.
Lei s’infilò quel cazzo tutto in bocca e fu strano sentirla ansimare in quella maniera.
Sembrava che le desse fastidio e che le piacesse allo stesso tempo.
“Succhiamelo bimba. Succhiamelo.”
La mia mano iniziò a muoversi a ritmo con la testa di Chiara. Immaginavo di essere Luca. Era un ragazzo molto fortunato a farsi succhiare il cazzo in quella maniera.
Le affondò le dita tra i capelli, quei capelli morbidi e neri del colore di nostra madre, mentre lei non la smetteva di ciucciargli il pisello.
“Succhiamelo.” sussurrai io, preso dall’eccitazione.
Non potevo esser stato così stupido.
“Hai sentito qualcosa?” chiese lei, alzando la testa.
Con una manata frettolosa Luca la riportò al suo cazzo spaventosamente duro, levandole ogni preoccupazione.
“Ciucciamelo con quella tua bocca da troia.”
Sborrai sulla porta, fingendo che fosse la faccia di quella troia di mia sorella. Se solo avessi avuto a quell’epoca uno smartphone avrei fatto un video che utilizzerei ancora oggi per tirarmi le seghe.
La sua testa ondeggiante e le mammelle floride, spiaccicate contro le ginocchia di Luca erano una visione celestiale per un adolescente con una sorella di poco più grande.
Avrei voluto fare l’amore con lei e leccarle la fica, ma era la mia sorellina e non potevamo fare certe cose.
Nessuno poteva togliermi il diritto di spiarla, invece.
Luca le allontanò la faccia e, prendendosi il cazzo in mano iniziò a menarselo fino a sborrare tutto il suo sperma sul volto candido di mia sorella.
Non pensavo che fosse così troia da farsi eiaculare in volto come una pornostar.
Da quel giorno mi masturbai molte volte su di lei, spesso anche rubandole le mutandine.
Anche oggi quando la guardo non riesco a fare a meno di eccitarmi, ricordando il suo volto pieno di sperma.

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