Mia moglie sotto le coperte
Era così bello guardare il movimento delle coperte salire e scendere davanti al io sguardo.
Marta era stata molto carina a farmi quel regalo. Sposarla è stata una delle migliori scelte di tutta la mia vita.
Togliendo il fatto che mia moglie è letteralmente stupenda, quello che la rende veramente spettacolare è la sua spiccata predisposizione a soddisfare le mie esigenze.
Non parlo esclusivamente delle mie esigenze sessuali, ma anche di quelle più terra terra.
Ovviamente l’esigenza attuale è relativa alla sfera sessuale. Me ne stavo tranquillo a fare le parole crociate sul tablet come ogni notte, quando lei se ne esce dicendo -Non è che ti farebbe piacere un bel pompino?
Io ovviamente ci rimasi un pochino di stucco, ma quando mi ripresi, le risposi con un sorriso che mi prese tutta la faccia.
-Ok.- disse lei, togliendosi gli occhiali e posando sul comodino il libro che stava leggendo.
Scese sotto coperta e dopo un attimo la sentii lavorare ai piani bassi.
Mi faceva impazzire quando me lo succhiava. Era veramente brava nel sesso orale, anche se a dirla tutta non capitava così spesso che me lo succhiasse.
Tuttavia, ogni volta era come la prima, mi faceva quasi venir voglia di svenire. I suoi pompini erano come degli incantesimi; mia moglie era una maga del bocchino.
Era un gioco di bocca e mano costante, mentre di tanto in tanto si metteva a leccarlo tutto; anche se il vero segreto dei suoi pompini non era quello.
Sentivo la sua bocca ciucciare e ciucciare, mentre la mano masturbava la base del mio pisello.
Stava per arrivare il momento più alto di quell’esecuzione sottocoperta. Sentii mia moglie allontanarsi dal cazzo; stava per succedere.
Alzai leggermente il mio bacino, per facilitarle la pratica. Il suo naso e la sua fronte aderirono al mio scroto e la sua lingua arrivò all’ano, facendosi strada lungo le chiappe sudate.
La sua mano iniziò a masturbarmi il cazzo con velocità, mentre la sua lingua giocava umida con il buco del mio culo.
Iniziai a godere come un matto. Amavo quella pratica sessuale, facente parte delle mie perversioni più recondite. Quello era il motivo per cui mia moglie non mi faceva molto spesso dei pompini; diciamo che forse non impazziva all’idea di leccare il culo a suo marito, ma nonostante tutto lo faceva. Quello era vero amore, secondo i miei canoni.
Per descrivere la perfezione dei movimenti della sua lingua all’interno del buco del mio ano, sarebbe servito un romanziere di quelli bravi. Era la sensazione più bella del mondo.
Sentire quella linguetta roteare nell’ano mi rinvigoriva, aumentando anche la mia già spropositata erezione.
-Leccamelo, tesoro… leccamelo.
È strano da spiegare, ma la cosa che mi eccitava più di tutte era il pensare che il mio culo sudato e magari anche maleodorante, in quel momento fosse leccato da mia moglie. In pratica, amavo immaginare che non le piacesse fare quello che stava facendo. Forse era l’ideale della donna sottomessa ad eccitarmi così tanto.
In fin dei conti ogni uomo godeva immaginando di essere un re o qualcosa del genere. Io avevo una moglie stupenda, disposta a succhiarmi il cazzo e leccarmi il culo con cui cagavo ogni mattina.
Ero nettamente l’uomo più fortunato del mondo e lo sapevo bene.
Potevo farmi leccare il culo da una donna mentre guardavo il soffitto del nostro appartamento. Quello era toccare il cielo con un dito, credetemi.
-Prendimelo in bocca, piccola.- dissi, gemendo.
Mia moglie schizzò via dal mio culo e si gettò come una piovra sul mio cazzo, pronta da ingoiare ilio orgasmo come ogni brava moglie avrebbe dovuto fare.
Non ho mai concepito le donne che non fanno pompini, ma questo è sicuramente un qualcosa di diverso.
Il mio cazzo stava per venire dentro la bocca di mia moglie ed il mio corpo sembrava librarsi a tre metri da terra, come se stessi diventando un angelo o una strana entità superiore.
Sborrai con la potenza di una cannonata. Sentii mia moglie tossire.
-Scusa. Ti ho quasi affogata.- dissi.
-Tranquillo amore.- disse lei, -Vado a lavarmi i denti e torno a letto.
In effetti dopo aver leccato un culo per più di dieci minuti, una lavata di denti ci poteva anche stare, no?
Inutile dire che quella notte mi addormentai come un bambino. Avevo sborrato almeno sette orgasmi in quella bocca che baciavo da più di quindici anni.
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