Locale ad ore
… il campanello suona
e io e la mia amica Mery saliamo in quel auto che ci porterà a destinazione
…
l’autista ogni tanto si gira
e si permette qualche battuta con Mery
ci prova anche ad attaccare bottone con me, ma non mi va di dargli spago
finalmente arriviamo, lui ci apre lo sportello e subito dopo la porta vetro di un locale, entriamo e ci sentiamo mille occhi puntati attorno,
qualche ragazzo commenta i nostri visi, ma un uomo nel fondo della sala ci chiede di farci avanti, di andare verso di lui.
Mentre noi avanziamo come ci ha chiesto
vediamo la gente uscire, all’improvviso sono rimasti nel locale oltre noi due
altri tre uomini sui 40 anni, non bellissimi, ma onestamente potevano pure essere peggio
sentiamo alle nostre spalle, la serranda chiudersi, una parte delle luci del locale si spengono
e lui ci chiede se vogliamo lentamente spogliarci,
chiedo un po’ di musica e sorrido quando mi chiede se quella napoletana va bene,
mi salva l’uomo al bancone sostenendo che ci sono dei cd anche stranieri se vogliamo, leggo veloce i titoli e sulle note di sakira
inizio ad ondeggiare il bacino, non sono bravissima a fare la danza del ventre
ma vedo che piace e quindi accentuo i movimenti, mentre inizio a slacciarmi la camicetta, coinvolgendo anche in questo Mery, le sue mani finalmente si decidono
mi sfiora e si fa accarezzare, passo le mie dita sul suo rossetto e poi mi diverto a penetrarle lenta la bocca
si lasci andare del tutto, e la sua porcaggine trascina anche me, presto ci ritroviamo così semi nude e
da come gli uomini si stanno toccando capiamo che siamo mitiche, non curandomi dei tacchi, salgo in piedi
sul biliardo, mi inginocchio e prendo ad accarezzarmi lenta, mi piace masturbarmi e vederli perder il controllo mi eccita, esplodo così quando Mery da dietro mi ondeggia e si struscia conto le natiche, il suo calore
mi eccita, e la sua lingua sul collo mi fa impazzire, se continua così so che non tarderò a godere, quindi cerco di rallentare, ma l’uomo seduto in poltrona, mi dice che dobbiamo continuare, che siamo brave davvero ….
scendo lenta dal biliardo e vado come una pantera verso di lui
mi piace arrivarci in ginocchio e sono certa lui apprezzerà la mia sottomissione
intanto gli altri due uomini si sono portati dall’altra parte e da come mugola la mia amica capisco che ha già le loro mani non solo sul corpo,
io intanto slaccio le scarpe dell’uomo e nel sentire che mi accarezza la testa
mi dico che tutto va per il meglio, sorridendo, alzo lo sguardo e la mia lingua percorre a tratti il tessuto dei suoi pantaloni, le mani sbottonano completamente la patta sino a ritrovarmi a pochi centimetri da quella verga decisamente invitante, lo invito a farsi togliere i pantaloni e nel farlo gioco con le mie dita, gradisce il mio modo ma comprendo che non ha alcuna intenzione di muovere un solo centimetro del suo corpo
mi inginocchio tra le sue gambe nude, e mentre tocco il suo petto, la mia lingua
inizia a tintillare i suoi testicoli, ogni tanto la mia bocca ne avvolge uno e dopo averlo un pò succhiato passa all’altro, la mia mano piena di saliva, accarezza lenta la sua asta, asta che però prendo a spennellare con la lingua in lungo ed in largo, orgogliosa nel vederlo completamente in estasi, mi giro lievemente e vedo dallo specchio che Mery, anche lei non scherza con quei due, torno però a prendermi cura del mio uomo e dopo averlo lavorato nella mia bocca, desidero mettermi la sua marmorea asta tra i seni, la spagnola è una cosa che piace e la sincronia entra esce dai seni per poi trovare la mia bocca avida che lo succhia non passa inosservata, inizia così a dirmi un sacco di parole indecenti, parole che mi eccitano da impazzire e che mi portano a toccarmi tra le gambe
Come ti chiami? Mi dice con voce lussuriosa
“Lucrezia”
mi alzo e cavalco il suo piacere, con la lingua giochicchio vicino alla sua bocca, mi piace è carnosa, invitante, quindi mentre la percorro, non gli nascondo che trovo le tue labbra irresistibili
Ride di gusto, le piaccio, mi dice
“e brava la mia mignotta, ci sai fare vedo, mica scherzi …”
non rispondo
con il mezzo ghigno di chi sa, lecco la sua bocca mordendola,
accarezzo con la punta della mia lingua i suoi denti
e appena mi offe la lingua, la lavoro come se fosse il suo uccello
mi piace quando gli uomini riescono a tirare fuori la parte più porca di me
finalmente le sue mano oltrepassano i miei seni e i miei fianchi
le sento rovistarmi il culo, le sento mentre sfiorano i miei peli
ho voglia di sentirlo dentro
o voglia che mi scopi, inizio così a strusciarlo sulla mia furetta
tutto è lento, lentisissimo, sin che
la passione esplode ed io finalmente lo sento dentro
lo sento mentre come un pistone sale e scende
lo sento mentre lei lo avvolge e non se ne perde un solo centimetro
i miei seni sbattono sul suo volto
li morde, li stringe
godendo di tutte quelle volte che mi sta dicendo che sono porca, che sono troia,
Lucrezia, sto per venire, rallenta …
Mi sfilo e scendo di nuovo, la mai lingua lo riavvolge, la mia bocca lo fa per magia sparire completamente
mentre sento il suo seme uscire e accarezzarmi il viso
guardo l’uomo negli, i suoi occhi entrano nei miei dovrei forse rivestirmi
ma le sue mani vanno ovunque di nuovo ovunque, mentre la mia bocca lo cerca ed i suoi denti mi mordono
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