Lady Silvia Capitolo 1

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

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Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

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Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mano sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

Lady Silvia

Capitolo 1

Giravo e rigiravo il bicchiere di brandy tra le mani mi annoiavo a morte; ero lì contro la mia volontà, il socio maggiore dell’ufficio aveva imposto la partecipazione a quel party per festeggiare la vittoria legale della Lady in questione.

Non la conoscevo di persona l’avevo vista sui i giornali scandalistici come tanti

Piero anche tu sei preso dalla bellezza della padrona di casa? Lidia, non sapevo che venivi, avremmo potuto venire insieme, o stai con qualcuno?

Sono venuta sola e mi annoio come te, d’altronde come mai sei qui? non partecipi a party e feste del genere sei il cocco, scusami non volevo.

Non scusarti lo so cosa si dice di me che sono un mammone ma non è cosi

Che io le voglia bene e sono molto legato a lei è la verità come tu sai bene, siamo stati sempre soli mio padre mori ed io neppure lo ricordo mi sembra normale che le sono legato.

Forse faccio male a dimostrarlo così apertamente ma sai come si dice? dammi la bistecca oggi che ho i denti e non domani che non li avrò più per poterla mangiare.

Cosa vuol dire? spiegati.

Voglio dire se tu vuoi bene a qualcuno devi dimostrarglielo quando è vivo e non quando non c’è più; è inutile portare i fiori sulla tomba comunque scusami non ne voglio parlare più non devo giustificarmi con nessuno.

Mi dispiace non credevo di ferirti.

Non mi hai ferito sono stanco di sentire sempre le solite storie, alla fine si va finire col toccare sempre il solito tasto.

Scusami Fabio non volevo, non ne parliamo più; guarda la padrona di casa è un po’ di tempo che ti fissa.

Sai che la vittoria in tribunale è mia eppure non l’ho mai vista di persona? non ci ho mai parlato.

Forse lei conosce te viene attraverso noi, fai attenzione ha la nomina che sia una mangiatrice d’uomini.

Non sarebbe una cattiva idea farsi mangiare da una donna come lady Silvia.

Fai attenzione puoi mettere a repentaglio la tua libertà, ci vediamo dopo ma attento alla tua libertà di scapolo so per certo che cerca marito, ci vediamo.

Lady Silvia si avvicinò ed io feci una cosa che non mi avrei mai sognato di fare lo ritenevo un gesto d’altri tempi mi porse la mano e disse: lei deve essere l’avvocato Fabio Lacomba, l’artefice della mia vittoria.

Sono io May Lady, in altre occasioni le avrei stretto la mano che mi porgeva m a questa volta presi la mano, quella mano così fragile in apparenza e glie la baciai facendo anche un inchino.

Avvocato non siamo più all’epoca dei cavalieri, baciare la mano può andare ma l’inchino mi fa sentire  una principessa d’altri tempi, non sono poi tanto vecchia che ne pensa?

Lei vecchia? oh lady, se tutte le vecchie fossero come lei io potrei chiudermi in una casa di riposo, starei tra le donne più belle del mondo.

Grazie è la prima volta che mi fanno un complimento con tale giro di parole, lasciamo perdere avvocato si diverte? di sicuro no, non mi diverto io che sono la festeggiata;

Sa che lei mi ricorda qualcuno, ci siamo già visti?

E’ la prima volta che ho il piacere di parlare con lei, anche se curo i suoi affari da un bel po’ di tempo.

Avvocato mi scusi ma lei mi ricorda qualcuno, adesso non mi viene in mente chi; cerchi di divertirsi, faccia finta almeno.

Si allontanò rivolgendo la sua regale attenzione a un gruppo di ospiti.

Dico regale non perché era una lady ma per il suo portamento regale.

Cercai con lo sguardo Lidia, volevo andar via e se lei fosse stata d’accordo potevamo continuare la serata da un’altra parte.

Con Lidia eravamo amici da sempre, Lidia vide che la cercavo con lo sguardo mi venne incontro.

Lidia andiamo via? possiamo finire la serata da qualche parte ti va? mi dispiace Fabio ho un impegno, sarà per la prossima volta;

Come vuoi, vado via ci sentiamo, mi allontanai senza che nessuno mi notasse, a me non piace partecipare a feste, l’unica cosa che mi interessa è la buona musica. Molto spesso io e mia madre andiamo all’opera, oppure qualche volta a ballare; mia madre è una patita del liscio qualche volta anche se raramente, l’accontento.

So bene, come ha detto Lidia nell’ambiente mi chiamano il cocco di mamma, forse lo sono per davvero visto che sono molto legato a mia madre non lo nascondo; una ragione c’è se sto sempre insieme a lei e non vado in giro        con le donne, ho trent’anni, non sono fidanzato e non ho una donna.

Come puoi dire alla gente che sei impotente? che il pene ti penzola inerme tra le gambe?

Non so cosa mi è successo fino all’età di sedici anni andava tutto benissimo poi ad un tratto non ha più funzionato nulla; vado bene con Lidia, lei non cerca il sesso le piace solo la mia compagnia.

 

 

 

 

 

 

 

Tornai a casa che era presto come entrai mamma mi venne incontro.

Fabio come mai di ritorno così presto?

Lo sai che mi annoio ai party ed alle feste;

Avvocato vuoi cenare?

No prendo un caffè se non ti dispiace.

Te lo preparo immediatamente.

Grazie io vado a cambiarmi e ti raggiungo; mi cambiai e poco dopo la raggiunsi in cucina mamma è presto desideri andare da qualche parte? Fabio io ti ringrazio delle attenzioni che hai per me ma tu devi uscire con donne della tua età, che vuoi fare restare con me per sempre? non vuoi darmi la gioia di diventare nonna? sono vecchia ormai.

Mamma tu non invecchierai mai sei troppo bella per invecchiare e poi dimmi dove posso incontrare una donna più bella di te o uguale a te?

Adulatore la colpa è mia che ti vizio.

Mi accostai misi le mani nei fianchi dicendole: non è vero che mi vizi, la verità è che siamo molto legati vero?

E’ la pura verità ma non toglie che devi cercar moglie

Mamma ma cosa ti prende vuoi mandarmi via da stasera? non fai altro di invogliarmi a prendere moglie, mi vuoi mandare via ho capito, c’è qualcuno che ti ronza in torno.

Perché non posso permettermelo? oppure sono da buttare via?

Mamma vai in cerca di complimenti? lo sai che sei bellissima.

Bello mio non lo sono più da un bel po’.

Lo sei, lo sei, Mammina mia vieni andiamo a sederci di là le dissi prendendola per mano;

Cosa c’è di buono alla TV?

Danno un film e dalla pubblicità che hanno fatto dovrebbe essere bello

Senti, domani sera ti andrebbe di andare fuori a cena e poi per finire la serata andiamo a ballare?

Se lo vuoi tu, per me figurati, mi va eccome.

Con la sua mano nella mia ci sedemmo sul divano, non so perché cercavo quel               contatto era la prima volta che la tenevo per mano e non mi andava di lasciarla; mi guardava e sorrideva, tenevo la sua mano nella mie e glie la stringevo delicatamente;

Fu lei ad accendere la TV; mi appoggiai a lei e con la mano libera mi accarezzò il viso.

Cos’hai questa sera? ti vedo strano.

Non lo so mamma ma desidero il tuo contatto;

E’ successo qualcosa che ti a turbato?

No stai tranquilla non ho nulla mi piace stare così

Come vuoi tu amore mio ma mettiti comodo così non puoi guardare la TV.

Avevamo appoggiato le mani sulle sue cosce, liberai una mano e glie la passai sulle spalle, la strinsi delicatamente lei lasciò la mia mano e mi accarezzo il viso.

E’ vero che un figlio resta sempre un bambino per la madre.

Mamma ti prego mi metti in imbarazzo, e perché? se a te piace stare cosi cosa pensi che non mi fa piacere che mi accarezzi? la baciai sulla guancia e le sussurrai: ti voglio bene.

Ero rimasto con la mano sulle cosce e la cosa mi piaceva un mondo;

Girai la mano di palmo, era senza calze, fu una sensazione strana, bella, mai provato prima; avevo la mano abbastanza su, restai immobile per paura che potesse dirmi qualcosa

Il film ebbe inizio, eravamo messi guancia a guancia, era la prima volta che ci mettevamo

Così abbracciati, ogni tanto le davo un bacio e le sussurravo ti voglio bene.

Ebbi l’impressine che lei era felice, spostai la man verso su, ora ce l’avevo sotto al vestito era strano come mai non dicesse nulla, non era nomale toccarla in quel modo! e più strano ancora era il perché io mi comportassi così;

Non lo capivo, so che era bello e mi piaceva molto, il film finì, si giro e mi sorrise dicendomi: Fabio io vado a dormire tu resta ancora se vuoi.

No ti prego resta con me ancora un po’ dai non stiamo mai così tanto insieme,

Certamente non è colpa mia sei tu che ti chiudi nello studio e non ti si vede più

Lo so e mi dispiace, da oggi sarà diverso vedrai, la baciai prima sulla guancia poi piano scesi sul collo sotto la gola, ti voglio bene, ti voglio bene.

Sei il mio grande amore Fabio ma che hai? non ti capisco

Non lo so cosa mi prende, so solo che è bellissimo baciarti ed accarezzarti, ti dispiace? se non vuoi smetto.

Non mi dispiace, come potrebbe? Solo che è la prima volta che ti comporti cosi; baciami tutte le volte che lo desideri.

Ti bacerò tanto che ti stancherai dei miei baci.

Fabio sarai tu a stancarti, io starei sempre cosi con te.

La baciai sulla bocca e ci restai un bel po’, le misi la mano nel mezzo delle cosce mi aspettavo che lei le stringesse per impedirmi di metterla ma non lo fece.

Non volevo interrompere il contatto: mamma è vero che sei felice se ti bacio e ti accarezzo?

E’ vero amore mio ma adesso sono stanca, vado a dormire, lasciami alzare.

 

 

 

 

Mi alzai contemporaneamente a lei restando con la mano tra le cosce, le misi

L’altra mano dietro la schiena e me la strinsi baciandola sulla bocca delicatamente.

Fabio amore mio tu hai visto dove hai la mano? ci manca poco e me la ritrovo nella mutandina. Parlava con il sorriso sulle labbra e non faceva nulla per togliersi da quella posizione.

Mamma so dove ho la mano.

Sai pure che non puoi, che non e lecito mettere la mano dove ce l’hai?

Lo so mamma che non dovrei però posso dirti che per la prima volta nella mia vita sono felice? Ti prego non dirmi nulla.

Fabio è vero ti vedo diverso ma io sono tua madre e non puoi toccarmi così.

Ti voglio bene, non rimproverarmi e non respingermi, è così bello.

Va bene amore mio non ti respingo basta che tu non vai oltre con quella mano.

Mi respinse delicatamente e con un sorriso smagliante sul suo bel viso mi diede la buona notte.

La sera avevo un po’ paura di andare a letto, paura di sognare e nello stesso tempo provavo piacere nel sognare, molte notti godevo nel sonno la mattina al mio risveglio avevo l’impressione che mentre dormivo avessi il pene eretto e di frequente sognavo una donna semi nuda ed io cercavo di avvicinarmi a lei, nell’attimo che potevo vederle il volto mi svegliavo; non ricordo da quante notti facevo sempre lo stesso sogno.

Restai fino a tardi a guardare le immagini dello schermo ma senza capire nulla, il pensiero era sempre diretto al perché della mia impotenza è frustante non poter fare l’amore, il medico mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, secondo lui il problema era mentale e che fisicamente non avevo nulla.

Secondo me erano balle non avendo trovato la causa, la scaricava sulla mia mente; poco prima quando baciavo e toccavo la mamma avevo avuto l’impressione che la giù qualcosa volesse succedere, poi il nulla ma cosa mi veniva in mente? volermi eccitare toccando mia madre?

Dopo aver spento le luci e fatto le pulizie della notte, stavo per andare in camera mia, per andarci dovevo passare davanti alla camera di mamma, aveva lasciato la porta socchiusa non lo so perché lo feci ma non ci pensai molto, entrai in silenzio, mi fermai ai piedi del letto e la guardai, mio DIO quando è bella pensai, poi come un automa mi avvicinai al letto mi inginocchiai e piano, piano sollevai il lenzuolo; data la stagione calda era andata a letto solo con la mutandina e reggiseno.

C’era poca luce che filtrava dalla strada, si vedeva appena la mutandina messa tra le grandi labbra, mi avvicinai con la bocca a pochi centimetri, sentivo il profumo di donna.

Ma cosa faccio? andai via di corsa mi buttai sul letto e piansi molto; piangevo senza lacrime, piangevo sulla mia sorte; l’impotenza mi faceva fare cose che non mi sarei mai sognato di fare.

Mi svegliò l’odore del caffè, era Sabato e non dovevo andare in ufficio.

Ciao dormiglione la notte fai le ore piccole e poi la mattina non ti va di svegliarti? mi porse la tazzina del caffè, era l’unica abitudine italiana che era rimasta dalla morte di mio padre, l’espresso fatto con la caffettiera italiana.

Mamma si mise a sedere sul letto con le gambe rivolte verso di me poggio la tazzina sul comodino

Mamma, non mi dai il bacio del buon giorno?

Cosa ti prende? da ieri sera ti comporti come quando eri bambino.

Ti dispiace? amore mio vieni più vicina desidero abbracciarti, sorridendo si avvicinò e nel farlo il vestito sali ancora più su scoprendo le cosce; l’abbracciai stringendola a me, era vero mi sembrava di essere tornato bambino.

Iniziai a baciarla sulla guancia sul collo e le sussurravo: ti voglio bene amore mio; scesi con la mano lungo la schiena, stavo per mettere la mano sulla coscia ma lei con uno scatto si liberò dicendo: alzati su che ti preparo la colazione, io devo uscire per fare spese, vieni con me? Vengo a un patto che torni qui a darmi un bacio, tesi le braccia era un invito a farsi stringere ancora nelle mie braccia.

Tornò indietro. Fabio, Fabio, cosa farai il giorno che andrai via da me e da questa casa? le feci posto si mise a sedere, l’abbracciai ed iniziai a baciarla per tutto il viso, le accarezzavo i capelli. Fabio amore ma che ti prende? mi fai impazzire di felicità, di gioia per tanto amore

Ti amo, ti amo mamma.

Non le diedi il tempo di rispondere che la baciai sulla bocca, le misi la mano sulla coscia ed iniziai ad accarezzarla.

Fabio mio ma che vuoi da me? da ieri non ti capisco va bene che mi vuoi bene ma dire ti amo, dovrai dirlo alla donna che sarà la compagna della tua vita non a me.

E’ a te che voglio dirlo e nessuna altra, noi staremo sempre insieme, per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto le avevo messo la mono sotto al vestito, era senza calze provavo un piacere immenso ma non mi eccitavo.

Era bello, io non toccavo una donna da molto tempo lo desideravo tanto ma tutte le volte avevo fatto cilecca come si usa dire, avevo provato con le ragazze del college, ero andato con le prostitute perfino con un travestito; tutti avevano mi avevano commiserato: poveretto e cosi piano, piano mi ero chiuso sempre di più, adesso la donna che avevo nelle braccia era mia madre, cosa importa? che faccio di male?

Fabio! fai il bravo su, lasciami andare e poi stai fermo con questa mano, lo disse ridendo.

Mamma è così bello poterti tenere cosi.

Sarà bello tesoro ma non puoi toccarmi cosi

Perché? cosa c’è che non va? a me piace toccarti accarezzarti e tu sei felice; ma Fabio ti sembra normale mettermi la mano tra le cosce?

So bene che non è normale però io mi sento come non lo sono mai stato, felice come non mai non respingermi ti prego.

Intanto, mentre parlavo la baciavo di continuo

Non ti respingo anche se dovrei ma adesso alziamoci altrimenti passiamo la giornata a baciarci. Perché ti dispiace?

No ma desidero uscire.

Con un balzo si alzò dal letto e sorridendo scappo via.

Ma cosa stavo diventando a trent’anni? toccare in quel modo mia madre la donna che mi ha generato che mi ha messo al mondo e nutrito al suo seno?

Tutti i miei pensieri erano sensati, ma nel momento che pensavo al contatto del suo corpo mi passavano tutti gli scrupoli e poi non l’avevo mai vista così felice, voleva dire che le piaceva essere toccata anche se chi l’accarezzava era suo figlio.

Mi alzai andai in bagno dopo aver fatto doccia e barba, stavo per andare in camera mia, guardai nella camera di mamma aveva lasciato la porta aperta e si stava cambiando l’abito; era in mutandine e reggiseno l’avevo vista molte volte, ma era la prima volta che la guardavo come donna.

Emisi un fischio di ammirazione;

Fabio mi prendi in giro?

No mamma l’ho fatto perché lo penso, è la verità, sei stupenda; mi avvicinai mi guardava fisso negli occhi e sorrideva, aveva capito che mi stavo avvicinando per prenderla tra le braccia, tesi le mani verso di lei senza parlare l’invito era chiaro, mise le mani dietro al mio collo e disse: Fabio perché vuoi giocare con me? guarda che non è bello prenderti gioco di me non sarebbe leale da parte tua.

Mamma non mi prendo gioco di te sei stupenda ed è la verità, desidero             stringerti a me vuoi? Stringimi forte amore mio; la strinsi a me, mise la testa sul mio petto, Fabio mio Dio ho perso la testa, stare abbracciata a mio figlio semi nuda.

Sei bella mamma starei ore cosi con te.

Anche per me è lo stesso ma mi ripeto che non dovrei stare cosi con te.

Mamma è vero ma dimmi, a noi piace perché dobbiamo privarci di qualcosa che ci rende felici? E’ vero anche questo ma tu stai fermo con quella mano, che fai mi tocchi il culo?

Mi guardava negli occhi e sorrideva, non fece nulla per togliere la mano, la baciavo di continuo per tutto il viso, avevo l’impressione che laggiù si muovesse qualcosa, era solo una mia illusione?

Fabio andiamo adesso si fa tardi.

E’ così bello stare così con te ché cosa vuoi che mi interessi di uscire?

Amore mio se ci tieni tanto possiamo abbracciarci tutte le volte che lo desideri

Davvero non dirai nulla?

Te l’ho detto, puoi abbracciarmi tutte le volte che lo desideri.

Cosi come adesso ma non mi chiedere troppo; dai tesoro andiamo vai a vestirti e smettila di toccarmi il culo.

Sei il mio amore, la baciai sulle labbra.

Andammo in giro per i negozi ed era la prima volta che andavo volentieri con mamma al nostro rientro ascoltai la segreteria telefonica, C’era un messaggio di Lidia, voleva vedermi il lunedì per un caso di cui lei non poteva occuparsi, era un avvocato anche lei e molto brava; le lasciai un messaggio alla sua segreteria.

Ero felice quel giorno, mentre mamma preparava il pranzo le giravo intorno e trovavo tutte le scuse per poterla toccare, la baciavo di continuo.

Fabio mi farai impazzire con questo tuo modo di fare.

Dimmi che ti dispiace.

Certo che no

Siediti dai che mangiamo. Di solito ci mettevamo uno di fronte all’altro, iniziammo a mangiare senza volerlo mi cadde il coltello mi chinai per prenderlo, da sotto il tavolo la guardai, aveva le cosce leggermente aperte si vedevano le mutandine.

Mi rimisi a sedere, la guardavo e pensavo sei bellissima amore mio.

Fabio ma che hai da fissarmi in quel modo?

Mamma pensavo a quanto sei bella.

Ti ringrazio tesoro ma l’età è una brutta bestia e non risparmia nessuno.

 

 

 

 

Non sei vecchia amore mio.

Lo sono amore mio ti prego di non adularmi, va a finire che ci credo per davvero.

Ci devi credere sei bella, stupenda come devo dirtelo?

Allungai il piede verso di lei ero senza scarpe né calzini, le toccai la gamba e salii un po’ verso l’alto, mi guardò con uno sguardo come a volermi chiedere cosa facevo, non abbassai lo sguardo lo so bene che stava diventando, una mania la mia ma era più forte di me.

Dopo pranzo mi dedicai al mio hobby cioè la collezione di francobolli, verso le sedici mi portò il caffè; appena poggiata la tazzina presi la sua mano e la tirai verso di me,

Fabio che c’è amore mio?

Vieni qui lascia che ti accarezzi, feci in modo di farla sedere sulle mie gambe, mise il braccio dietro al mio collo mi baciò sulla fronte, le misi la mano sulla coscia questa volta direttamente sotto al vestito senza esitare.

Fabio amore ma è diventata un’abitudine toccarmi così?

Ti amo mamma è la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Sarà bello ma non posso permettere che mi tocchi così.

Mamma ti prego non dire sempre la stessa cosa.

Tenerti cosi tra le braccia ed accarezzanti è una cosa stupendamente bella e tu sei contenta di tutto questo: guardami negli occhi e dimmi che non è vero

Sarei una bugiarda se dicessi che non sono contenta di tutte le tue attenzioni ma devo anche pensare che sono tua madre e non posso permettere che ciò accada

Mamma che facciamo di male? Baciami amore mio.

Fai tutto facile tu, la baciai sulla bocca sul naso per tutto il volto intanto con la mano che avevo sotto al vestito non stavo un attimo fermo aveva le cosce chiuse.

Mamma vorrei tenerti come questa mattina

Fabio se capita non dico di no ma non vorrai che mi tolga il vestito?

Perché no? accontentami ti prego; Mentre parlavo continuavo a baciarla per tutto il viso dicendole: ti amo, ti amo amore mio te ne prego vorrei baciarti tutta amore.

Fabio amore mio, mi farai dannare all’inferno, io ti accontento ma non me lo chiederai più ok?

Io amo ti amo, mio unico amore

Si alzò e sorridendo prese l’orlo del vestito e lo sollevò lentamente, pensai che le piaceva

Faceva un po’ la difficile ed era normale, ma in lei all’infuori della mamma c’era la donna e in quel momento la donna con tutta la sua vanità veniva fuori.

La mutandina si era messa tra le grandi labbra, tutto era eccitante ma il mio pene restava inerme.

Restò solo con le mutandine e il reggiseno, tornò a sedersi sulle mie gambe, mise il braccio dietro alle mie spalle.

Sei contento adesso? Come non mai amore lascia che ti accarezzi lo so non dirmi sempre la stessa cosa non è normale per un figlio ma ti ripeto è stupendo tenerti così.

La baciavo sotto la gola scesi tra i seni; per avere quarantasette anni erano duri e sodi forse dovuto alla sua mania di far ginnastica. Forzai la mano stiamo cosi, stai tranquilla amore non faro nulla che tu non voglia, avevo messo la mano nel mezzo, il desiderio di toccarle la fica era forte ma mi trattenevo, avrebbe potuto ribellarsi e sarebbe finito tutto;

Se doveva succedere doveva avvenire piano, piano.

Mentre l’accarezzavo disse: Fabio amore basta per oggi, mi hai promesso che uscivamo oppure hai cambiato idea?

Come potrei amore? andiamo a cena e dopo a ballare, desidero tenerti tra le braccia tutta la sera. Si alzo e con un sorriso raccolse il vestito e andò via; mentre si preparava feci altrettanto restai sorpreso di me stesso, per la prima volta dopo tanto tempo canticchiavo mentre mi radevo.

Pronto per uscire, andai in camera sua, restai abbagliato per come si era preparata, è senza ombra di dubbio una bella donna elegante nel vestire ma quella sera si era preparata con cura maggiore.

Sei Fantastica amore, ti sei fatta più bella di quanto tu già sia, l’hai fatto per qualcuno?

Ti ringrazio amore del complimento ma non sono più quella di una volta

Sei sempre la stessa amore, mi avvicinai la presi per i fianchi lei mise le sue mani sulle mie spalle, amore sei stupenda, se tu me lo permetti desidero baciarti tutta.

Come tutta?

Tenerti come prima e baciare il tuo splendido corpo baciarti e accarezzarti, dimmi di sì amore.

Tesoro ma ti rendi conto di quello che mi chiedi? e poi con la tua faccia d’angelo credi di ottenere sempre tutto?

Non credo di ottenere sempre quello che desidero ma so che ti amo, ti amo e desidero baciarti e tenerti tra le mie braccia sempre; dimmi di sì amore dai mentre lo dicevo la baciavo per tutto il viso.

Fabio come devo fare con te? comunque tu fammi divertire questa sera e poi vediamo, su andiamo.

Andammo a cena nel solito ristorante italiano li eravamo clienti, il padrone ci conosceva bene e sapeva che eravamo madre e figlio.

Dopo cena andammo nella sala da ballo poco distante, il nostro ingresso attirò gli sguardi degli uomini presenti in sala, amore le donne ti divorano con gli occhi, e gli uomini divorano te.

A me non mi interessano le donne presenti all’infuori della più bella che ho al mio braccio Fabio amore, non ho mai ricevuto un complimento così bello e sincero.

E’ la verità amore mio ed io non mi stancherò mai di ripeterlo.

Dopo circa un’ora che ballavamo.

Fabio andiamo a prendere un po’ d’aria qui si soffoca, lei offrii il braccio ed uscimmo, nel retro c’è una pineta privata di solito passeggiavo nel centro come tanti, solo le coppie si appartavano.

Presi la via dell’interno, lei camminava appesa al mio braccio.

Mi fermai, eravamo lontani da occhi indiscreti, desideravo tenerla stretta tra le braccia e baciarla; mi guardai intorno eravamo soli.

Fabio amore perché siamo venuti qui? Desidero baciarti amore

Fabio qui se qualcuno ci vede cosa penserà di noi?  sai che molti ci conoscono bene che siamo madre e figlio.

Mamma siamo soli, lascia che ti stringa a me;

Fabio amore non voglio, ho paura ti prego di non insistere; a casa è un’altra cosa non dico di no Come vuoi tu amore, mi prometti che ti farai baciare come ti ho chiesto prima a casa?

Fabio amore ma tu dimentichi che io sono tua madre.

Mamma ti prego, devi dire sempre la stessa cosa? io so bene che non si dovrebbe ma ti prego non sono mai stato così felice, come devo dirtelo? e anche tu lo sei vero amore?

E’ vero ma adesso andiamo, su.

Misi la mano nel fianco, lei si appoggio a me.

Fabio tu devi cercare di conoscere qualche donna della tua età e non con me, a parte che sono tua madre sono anche vecchia, come puoi voler stare con me?

Mamma vuoi dei complimenti non mi costa nulla dirti che sei bella, stupenda e desidero stare con te amore mio dimmi che mi ami come io amo te.

Non è necessario chiedermi di amarti io ti amo dal giorno che sei nato come potrebbe essere il contrario?

Se mi ami per davvero ti prego non dirmi più nulla lascia che ti accarezzi e baci, dimmi di sì.

Fabio cosa devo dirti, baciami, accarezzami è questo che vuoi?

Si amore e la cosa che più desidero al mondo.

All’ora baciami, accarezzami tutte le volte che lo desideri, sarò dannata per questo, ma se tutto questo vuol dire la felicità per entrambi non mi interessa.

Mamma mi rendi felice.

La baciai sulla bocca e scesi con la mano sul culo, cara torniamo a casa è tardi ormai. Se vuoi torniamo pure.

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