La visita notturna

Infermiera inculata e sborrata

Sono passati 2 giorni dalla caduta con il motorino, ma ancora sono qui in ospedale, ad attendere il via libera per tornare a casa. Devo pero’ dire che non mi dispiacerebbe rimanere in questa camera di ospedale per altre 2 settimane, almeno fino a quando ci sara’ l’infermiera Serena a fare le visite notturne.  Guardare Serena e’ come guardare una puttana con il camice bianco, con i suoi occhiali da segretaria, il suo rossetto, il suo trucco, i suoi sorrisi maliziosi, il modo in cui sculetta da un lettino all’altro, abbassandosi sempre a 90 gradi, in modo da essere ben vista dal paziente del lettino precedente. Pero’ Serena dava sempre il meglio di se, durante le visite notturne.

La mia prima notte qui era abbastanza tranquilla, nessuno che si lamentava dal dolore, nessuno schiamazzo dal pronto soccorso. Il silenzio mi fece addormentare poco prima della mezzanotte. Penso che siano state poco dopo le 2, quando dalla porta entro’ Serena, con dei tacchi alti e invece del camice bianco, un attilato body in pelle nera. Camminava lentamentente, esaminando tutti i pazienti sui lettini. I suoi occhi caddero su di me, non precisamente su di me, ma sull erezione improvvisa che neanche avevo notato. Mi sentivo il cazzo duro come non mi era mai successo prima e prima ancora di poter distogliere lo sguardo, Serena era in piedi davanti al mio lettino che contemplava il mio cazzo duro sotto il lenzuolo bianco.  Con una mossa secca mi tiro’ via il lenzuolo, lasciandomi nudo con il mio cazzo duro davanti a lei. Senza troppi indugi si avvicino’ al mio cazzo baciandomi la cappella mentre con le mani mi massaggiava le palle. Si tiro’ su e si levo’ quel body di pelle, lasciando libere quelle 2 meravigliose tette che avevano fatto impazzire l’intero reparto.

Mi prese il cazzo e lo sistemo’ tra le tette, guardandomi attraverso quegli occhiali da segretaria puttana e comincio’ ad andare su e giu’ , facendo scivolare il cazzo tra le tette e leccandomi la cappella ogni volta che il cazzo andava in su. Il tutto in perfetto silenzio per non svegliare nessuno. Il cazzo saliva e scendeva tra quelle tette meravigliose, man mano sempre piu’ velocemente. Mi prese poi il cazzo e se lo mise in bocca in modo molto avido e vorace. Mi succhio’ la cappella in modo da farmi vibrare sul lettino e prosegui’ con quelle sue labbra su e giu’ per il cazzo. Saliva e scendeva mentre continuava con il massaggio alle palle. Sentivo che stavo per sborrare quando si fermo’, come se sapesse che stavo per sborrare. Si giro’ e si abbasso’ il gonnellino, prendendo il cazzo per sistemarlo davanti al buco del suo culetto sodo. Spinse in giu’, facendo entrare la cappella in quel canale caldo e cosi’ stretto, con la coda dell’ occhio lei mi guardava con un sorriso, abbassando sempre di piu’ il culo fino a farlo entrare tutto nel culo. Saliva e scendeva e potevo sentire come il cazzo allargava quel culo sodo e stretto. Una sensazione incredibile prendeva possesso del mio cazzo mentre era li che si scopava quel culetto sodo, allargandolo al massimo. Adesso lei era li che stava galoppando sul mio cazzo in movimenti di fianchi sensuali con il cazzo infilato tutto su per il culo. Improvvisamente un esplosione di sborra si libero’ dentro quel suo culetto e lei piano piano diminuiva di velocita’, lasciando che il cazzo le riempisse il culo di sborra calda. Finita la scopata, Serena andro’ via senza nemmeno rivestirsi, con gocce di sborra che gli cadevano giu’ dal culo.

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