La sfida
Come tutte le ragazzi giovani, anche io vorrei diventare una star, una famosa cantante con millioni di fan in tutto il mondo, ricercata e venerata dai grandi e dai piccoli. Rincorrevo il mio sogno partecipando a tutti i provini per i talent show televisivi e cercando di mettermi in mostra in tutte le sale karaoke della zona. Registravo i miei video dove cantavo e li caricavo in rete, mandando anche le mie registrazioni a diverse case produttrici.
Navigando in rete, alla ricerca di un provino o di una maniera per poter mettere in mostra il mio talento, mi trovai in una pagina web, dove veniva lanciata una sfida canterina. In pratica si doveva cantare una canzone a nostra scelta, sedute su una sedia “del piacere”, ossia una sedia, che aveva nel mezzo una catena che girava, catena a forma di piccole lingue, che sarebbe scivolata tra le gambe delle partecipanti, stuzzicandole la figa. La sfida consisteva nel cantare tutta la canzone, senza essere influenzate dal piacere che recava quella catena lecca figa. Presi immediatamente il numero di telefono e chiamai per registrare la mia partecipazione. Le uniche indicazioni, che mi erano state date telefonicamente, erano quelle di indossare delle mutande, in quanto la sfida verra’ fatta in mutandine e di portare la canzone che si voleva cantare su un cd.
Mi recai con abbondante anticipo al luogo della competizione, per esaminare la sedia sulla quale avrei dovuto cantare. La sedia era li, al centro del palco. Era una normale sedia si legno, con una spaccatura al centro, dove era situata la catena lecca figa. Una normale catena, con tante piccole lingue di plastica che uscivano dai lati. Il tutto, collegato ad un piccolo motore che avrebbe fatto girare la ruota. La sfida parti, senza troppi preamboli. La vincitrice della sfida, avrebbe vinto la possibilita’ di registrare una canzone all’interno di uno studio professionale. Ero seduta nella fila dove erano presenti le altre sfidanti. La prima ragazza inizio’ a cantare, non riuscendo ad arrivare alla meta’ della sua canzone, in quanto un potente orgasmo la colpi’, facendola gemere ed urlare di piacere in mezzo al palco.
Era il mio turno. Mi ero levata i pantaloni, rimanendo in mutandine. Mi sistemai sulla sedia, sentendo il calore rilasciato dall’orgasmo della ragazza precedente. Al via dei giudici e della mia canzone, la catena comincio’ a ruotare, passando con le morbide lingue di plastica sulla mia figa, che stava iniziando ad inumidirsi. Senza cedere alla tentazione e concentrandomi sul premio, arrivai a meta’ canzone, quando la catena, aumento’ di velocita’. Sotto di me, sentivo il calore della mia figa aumentare, mentre le linguette, cominciavano ad inumidirsi. Le sentivo che si muovevano sulla mia mutandina, spingendo tra le umide labbra della mia figa, centrando in pieno anche il clitoride. Mancava poco piu’ di un minuto alla fine della canzone e la mia voce cominciava ad essere tremolante, mentre il piacere, aumentava a dismisura. La velocita’ delle linguette aumento’ ancora, erano cosi’ veloci ora che passava meno di un secondo tra una leccata ed un’altra. Tremavo sulla sedia, reggendomi sui lati, cantando con una voce sofferente e vogliosa, con respiri profondi ed erotici.
La canzone finalmente fini’ e io lascia andare il mio orgasmo, esplodendo dentro di me come mai era successo prima. I muscoli divennero duri e tremai fortememnte sulla sedia, mentre sentivo le linguette che piano piano si fermavano. I miei lamenti di piacere si sentirono in tutta la zona, sotto gli applausi dei presenti. Io non sentivo niente, tranne il forte piacere che sentivo tra le mie gambe. Avevo vinto la sfida ed avevo ricevuto il piu’ bell’orgasmo della mia vita.
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