La prima volta…lui,la seconda…io
Qualche mese fa,mio figlio Enzo, approfittando di un momento particolare e senza il mio consenso,riuscì ad approfittarsi di me.I sensi di colpa mi assalirono subito,ma ciò che più mi dava angoscia,era il fatto che avevo goduto nonostante la violenza.Subito mi ripromisi di non ripetere quella esperienza,era contro natura,ma il piacere della carne.era in agguato.Due settimane dopo il fatto,di sabato con Enzo, andai a Genova a trovare mia figlia ricoverata all’ospedale x una infezione.Mio marito invece, era a Milano per lavoro, (dato che è nel mondo della moda),quindi assiste a sfilate che si svolgono sempre il sabato e la domenica.Purtroppo quel giorno,a Genova c’era l’allerta rossa x maltempo,e si sa,che diverse volte si sono verificate disastrose alluvioni.Al momento di uscire dall’ospedale,la pioggia era torrenziale,era impensabile tornare a casa,(100 km)quindi decisi di trovare un albergo e di pernottare nei paraggi.Dopo quasi 2 ore di ricerche,(tutti gli hotel erano al completo),verso le 23, riuscii a trovarne uno che aveva solo una camera libera e per di più matrimoniale.Accettai,ma avvisai ad Enzo di non mettersi strane idee in testa.Non avevamo alcun bagaglio,quindi ci mettemmo a letto,in mutandine e reggiseno io,e con gli slip lui.Il temporale era violentissimo,lampi e tuoni si susseguivano in continuazione,faceva veramente paura tanto che Enzo, mi chiese se poteva starmi vicino.Mi lasciai abbracciare anche se ero su un fianco dandogli la schiena.Il suo corpo aderiva al mio,e ben presto notai che contro le mie chiappe,il suo grosso arnese,si stava gonfiando.Nella mente tornai indietro al momento in cui entrò in me,mi strapazzò x bene fino a sborrarmi dentro, facendomi godere come una troia.Quei pensieri mi stavano eccitando,avevo la fica umida dalla voglia.Enzo si era sdraiato di schiena x non farmi sentire il cazzo ormai durissimo,ma non azzardava nulla.Mi voltai verso lui,misi la mano sul suo petto,piano piano scesi fino al cazzo ormai fuori dagli slip,lo scappellai diverse volte facendolo gemere di piacere,mi levai le mutandine,gli abbassai le sue e mi misi a cavalcioni su lui.Appoggiai la cappella contro la fica vogliosa e lentamente mi calai su quel lungo e grosso cazzo facendolo entrare fino alle palle.In quella posizione potevo sentirlo tutto dentro,anche se mi sfiorava l’utero.Il piacere che provavo era strepitoso,sopratutto quando Enzo iniziò a dare colpi di reni verso l’alto mentre io scendevo.Eravamo in sintonia,sembrava che stessi cavalcando un puledro.Intensi orgasmi si susseguivano come i lampi all’esterno,poi Enzo mi chiese se volevo che mi sborrasse dentro,”(certamente cosa aspetti)”risposi,e lui, dopo avermi fatto voltare sotto il suo corpo,mi rifilò tanti di quei colpi rapidi e profondi, da farmi quasi urlare di piacere.La sborrata che ricevetti nel ventre fu abbondante e calda ,tanto da avere un ennesimo orgasmo.Dopo qualche minuto di calma, chiesi ad Enzo se ne aveva ancora voglia,mi fece vedere alla luce dei lampi che il cazzo era ancora duro.Mi voltai offrendogli il culo con lo sfintere bagnato di sperma viscido, che permise l’introduzione di quel magnifico cazzone senza soffrire molto. Enzo mi sbattè senza sosta a lungo,era instancabile, ma alla fine, riempì di sborra anche le viscere.Spossati ma felici,ci abbracciammo x dormire sul serio questa volta,ma prima gli dissi,che oltre che sua madre, da adesso in poi,sarei stata anche la sua amante .So che è sbagliato,ma i sensi di colpa, sono svaniti come neve al sole,e al loro posto,è subentrato il piacere assoluto.
Autore:
Danielina 80
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