La nuova discoteca
Era sabato sera, ero in compagnia di un gruppo di amici, con l’intenzione di fare una visita, alla nuova discoteca che aveva aperto in citta’. Tutti ne parlavano bene, specie per chi, come noi, andava in discoteca con l’intenzione di rimorchiare qualche bella fanciulla da scopare, evitando troppe chiacchiere. Uscivamo dal pub dove avevamo mangiato qualcosa e dove soprattutto, avevamo bevuto due “siluri”. In quel pub, c’era la possibilita’ di ordinare il “siluro”, una bottiglia di birra da 5L alla spina, che aveva la forma di razzo. Noi eravamo solo in 3 e ci eravamo fatti fuori 10L di birra. Eravamo pronti per l’avventura nella nuova discoteca.
All’entrata, ci eravamo messi messi d’accordo su un’orario nella quale ritrovarsi vicino alla macchina, parcheggiata poco lontano dall’entrata del locale. Il locale era molto moderno, luci psicadeliche verdi che andavano su e giu’ per la sala, che conteneva almeno 700 persone, tutte in piedi a ballare. Sinceramente a me non interessava il genere di musica, neanche se il locale era figo o meno, a me importava trovare una giovane puttanella vogliosa. La trovai dopo circa 35 minuti di ballo, andando qua e la nella pista. Lei era alta quanto a me, aveva i capelli rossi, una faccina innocente e indossava un top super scollato, con delle modeste tette e un paio di leggins strettissimi. La puntai e andai piano piano verso di lei, piazzandomi dietro di lei a ballare. Continuai ad avanzare piano piano, fino a quando i nostri corpi non si strusciavano ballando. Lei ci stava e solo questo, era abbastanza per eccitarmi.
Mi si era indurito il cazzo nel pantalone e cominciai a strofinare il rigonfiamento, sul suo culo, premendo soprattutto tra le sue chiape, sentendo la voglia e l’eccitazione aumentare nel mio respiro. Allungai le mani, posandole sui suoi fianchi, guidando i suoi movimenti sul mio cazzo, cercando di farglielo sentire il piu’ possibile. Le sue mani scivolaro dietro, mettendosi tra me e il suo culo. Comincio’ a tastarmi il rigonfiamento, strizzandomi il cazzo. Io abbassai leggermente i pantaloni e tirai fuori il cazzo e lei lo prese subito, stringendolo con la sua fredda mano. Le mie mani si posarono nuovamente su di lei, salendo fino alle tette, quando lei si giro’, guardandomi dritto negli occhi, con un’espressione di voglia e di eccitazione. Mi aveva sfoderato un sorriso malizioso, prima di posare lo sguardo sul mio cazzo duro, che era ben stretto nella sua mano. Avvicino’ il suo corpo e comincio’ a masturbarmi con forza, mentre mi guardava, eccitata dal mio sguardo compiacente e voglioso. Porto’ la sua bocca sul mio orecchio, mordendomi leggermente il lobo, sentendo il suo respiro che mi faceva un piacevole solletico. ” Sborrami nella mano che ti voglio assaggiare “, questo fu il suo messaggio bisbigliato nel mio orecchio, facendo saltare le mie valvole.
Lei mi baciava il collo e mi masturbava, godendo con me. Sentiva il mio piacere crescere e potevo sentire che la sua eccitazione aumentava a pari passo con me. Nella sua mano, il mio cazzo scivolava avanti e indietro, partendo dalle palle e arrivando fino alla punta della cappella. Poi una forte sensazione esplose in me, irrigidendomi i muscoli e bloccandomi il respiro per pochi istanti, mentre nella sua mano, il mio cazzo cominciava a sborrare. Lei sorrise, mordendosi il labbro, mentre osservava la sborra che fuoriusciva dalla punta della mia cappella. Strinse il cazzo nella sua mano e la mosse verso la cappella, facendo uscire fino all’ultima goccia del mio seme nell’altra mano che teneva aperta. Quando la mano passo sulla cappella, un piacevole fastidio mi colpi’, facendomi tremare come una fogliolina in una tempesta d’autunno. Poi porto’ la mano verso la sua bocca e comincio’ a bere e a leccare tutta la mia sborra, ingoiandola. Lascio’ il mio cazzo moscio e mi fece nuovamente un sorriso malizioso.
Con le labbra unte della mia sborra, si giro’ e continuo’ a ballare.
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