La nuova casa (2)
Ero ancora sconvolta dal pomeriggio precedente, quando mi svegliai a causa di rumori strani provenienti dalla cucina. Sentivo un gran trambusto e la voce di Adele lamentosa e acuta. Mi chiesi se non le stesse succedendo qualcosa di brutto, se magari stesse piangendo. Mi avviai in cucina per controllare.
C’erano Adele e Fabrizio completamente nudi. Adele aveva il busto sdraiato sopra il tavolo della cucina e Fabrizio la stava penetrando. Erano entrambi sudati e molto eccitati. I muscoli di Fabrizio si muovevano eccentuando il suo delizioso colore della pelle. Non potei fare a meno di essere attratta da quelle due figure in movimento e dai gemiti di Adele. Sapevo che sarei dovuta ritornare in camera, ma non riuscivo proprio a staccare gli occhi da loro.
Alla fine, fu Adele ad accorgersi della mia presenza. Si alzò in modo delicato e, mentre Fabrizio continuava a scoparla, mi guardò dritta negli occhi e disse: “Che ci fai laggiù, sola?”
“Oh, sì! Ti prego!” esclamò Fabrizio.
Io feci un passo indietro e alzai la mano in cerca di qualche scusa per potermi giustificare. Non feci in tempo a parlare. Adele venne verso di me, con quel suo corpo da sirena e mi disse: “Vieni, dai… Volevamo qualcuno con cui giocare. E sei arrivata tu, finalmente…”
Mi trascinò vicino al tavolo della cucina. Mi spogliò. “Siedi” ordinò, indicandomi una sedia. Eseguii l’ordine. Si mise a sedere sul tavolo e aprì la gambe davanti a me. “Ricordi?” disse ancora. “Dovresti ricambiare il favore.”
Non mi mossi ancora, così imbarazzata che ero. Allora fu lei a fare la prima mossa e cominciò a toccarsi e a massaggiarsi. Davanti a me la pelle diventava bagnata e lucida. Allora cominciai ad accarezzarla. “Oh, sì… brava, così…” E infine avvicinai la bocca. La aprii e cominciai a leccarla e a bere tutto il liquido che usciva dalla sua vagina. “Oh, sì! Oh, sì, ti prego!” Mi teneva la testa tra le mani e me la spingeva contro il suo corpo.
Sentivo Fabrizio sussultare eccitato. Si stava masturbando davanti a noi.
Adele venne nella mia bocca. A quel punto io avevo voglia di godere, di farmi toccare. La baciai e cominciai ad accarezzarla. Mi aspettavo che mi avrebbe toccata e leccata e…
Lei ricambiò il bacio. Poi mi prese per un braccio e mi allontanò. Prese per il braccio Fabrizio e gli disse: “Ora scopami. Scopami.”
Lui la penetrò e cominciò a scoparla in modo aggressivo e violento. Entrambi godevano e anche io avevo voglia di godere. Rimasi da una parte a toccarmi e quando loro gemettero per l’orgasmo, gemetti di piacere anche io.
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