La prima notte di nozze

Sesso perverso durante la prima notte di nozze

Non aveva mai avuto rapporti sessuali invasivi. Ero riuscito a sposare una creatura quasi mitologica per i tempi che correvano.

Probabilmente Federica era l’unica donna ancora vergine di tutta la terra.

Come poteva essere possibile una cosa del genere? Era bellissima. Continuavo a guardarla, mentre se ne stava di spalle con quella lingerie sexy bianca, imbarazzata per quello che saremmo andati a fare nel giro di qualche minuto e non credevo ai miei occhi.

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L’avrei scopata. Sarei diventato il primo e l’unico uomo ad entrare in quella vagina. Non mi avrebbe mai comparato ad altri uomini e ad altri peni.

-Sei tesa?- domandai.

-No. Sono ansiosa di farlo. Voglio perdere la mia verginità con te. L’ho sempre voluto. Il fatto è che… è sempre stata una cosa mia e adesso me ne sto per sbarazzare. È solamente strano, ma sono contento che stia per succedere.

Avevo pazientato tutto quel tempo solamente perché il premio valeva l’attesa. Federica era una donna bellissima, una di quelle piene di pretendenti, eppure aveva scelto me, davanti ad un intero esercito di uomini disposti a dare tutto per lei. Era un sogno che diveniva realtà.

Si tolse il corpetto, mostrandomi le sue tette. Si vedeva che era molto imbarazzata. Si tolse le mutandine, liberando quella figa che avevo solamente toccato in superficie e che quella sera avrei finalmente penetrato con il mio membro.

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-Vieni qui. Sdraiati.

Si sdraiò. Le aprii le gambe ed iniziai a leccarle la figa. Profumava di fresco.

Sorrise, nessuno le aveva mai toccato le parti intime con la lingua, ma adesso suo marito le avrebbe fatto provare tutti i brividi che il sesso era in grado di dare all’animo umano.

Aveva un culetto liscio e sodo, tipico delle donne che come lei, facevano molto sport. La figa era bagnata abbastanza. Riemersi per baciarla, mettendole il cazzo in mano.

Me lo fece venire duro, d’altronde era abituata a farmi le seghe, vista la sua richiesta di preservarsi fino al giorno del matrimonio.

Me lo fece venire duro in una manciata di secondi.

-Adesso te lo infilerò… ti farà un po’ male, ma poi inizierà a piacerti, ok?

La libidine era alle stelle. La penetrai, rompendole la membrana.

La vidi soffrire, sebbene la sua sofferenza pareva legarsi alla gioia della liberazione di quel peso che da troppo la costringeva all’assenza del piacere.

La stavo scopando dolcemente, spingendo sempre più forte, addentrandomi dove nessuno era ancora stato.

-Cosa ne pensi?

-È molto più bello di come me l’aspettassi.

-Sono contento di essere stato il primo.

-Anche io sono contenta che tu lo sia stato. Però sono più felice del fatto che tu sia l’ultimo.

Era così bella e dolce. Non avevo mai avuto il pisello più duro di quell’istante.

Fare l’amore con lei era un qualcosa di stratosferico.

-Amore, fare sesso con una donna non è mai stato così bello per me. Sei la prima che mi fa provare certe cose.

Avevo sempre pensato che Federica fosse stata una stupida ad aspettare così tanto, evitandosi il divertimento che il sesso poteva generare, ma solo in quel momento capii davvero l’importanza del suo gesto.

La vagina era stretta e accomodante. Rivestiva il mio pisello come se fosse nata con quell’unico scopo.

-Mi piace… mi sento tutta tremare… oh Dio.

-Sta per arrivare l’orgasmo. Sarà diverso da quelli che hai provato fino ad adesso con la masturbazione.

-Ok, ok… ok

Stava per venire. Cercai d’impregnarmi a mantenere un ritmo costante, leggermente  crescente, per progettare al meglio l’orgasmo che le avrei procurato.

Gridò forte. Fu una soddisfazione unica, assistere al primo orgasmo di mia moglie. Una vera e propria opera d’arte.

Avevo sposato la donna più bella del mondo e adesso l’avevo anche sverginata.

-Sono venuta tantissimo.

-Ti ho sentita… faremo meglio ad insonorizzare la nostra camera da letto, per non rovinare la vita ai nostri vicini.

-Sarà così ogni volta?

-Spero di sì, piccola.

Federica sorrise.

-Vieni qui… adesso voglio farti venire io.

Per la prima volta vidi Federica scivolare sotto le coperte, prendendomelo in bocca. Era inesperta, ma si stava impegnando con tutta se stessa. Mia moglie mi stava succhiando il cazzo… non c’era cosa più romantica al mondo.

La mia testa salpò per altri lidi, in una sorta di nirvana emozionale.

-Baby, sto per sborrare.- dissi, avvertendola.

-Piccola… sto per…- non riuscii nemmeno a terminare la frase.

Eiaculai nella bocca di Federica. Non aveva mai fatto un pompino e non sapeva quando bisognava fermarsi, quindi continuava a ciucciarlo. Non dissi niente, preferii restarmene lì a prendermi le mie ciucciate.

-Volevo sentire il sapore del tuo orgasmo.

-E ti è piaciuto?

-Molto.

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