La messa

Come ogni domenica mattina, ero in chiesa con la mia famiglia, per la Santa messa. La mia famiglia era molto credente e il mio ragazzo mi prendeva sempre in giro, dicendo che erano degli estremisti. Come ogni domenica, indossavo la mia gonna nera con sopra la magliettina bianca a pois. Sotto la gonna, avevo delle calze lunghe e nere e delle mutandine, sempre nere. Quegli abiti erano stati scelti per me da mia madre, dicendomi che erano adatti alla chiesa e che rispettavano la casa del Signore.

Quella domenica eravamo arrivati in ritardo e quindi non eravamo riusciti a sederci vicini, come accadeva invece ogni domenica. Io mi ero seduta vicino ad un’anziano signore, al centro della fila. Mentre sentivamo la messa, notavo che l’anziano, mi guardava spesso le gambe, fino a quando, una sua mano non era scivolata sul lato della sua gamba, toccando quindi la mia. Non ci feci molto caso, fino a quando la sua mano non si muoveva su e giu’ per la mia gamba, mentre il suo sguardo era dritto verso il parroco che conduceva la messa. Notavo anche che l’altra sua mano, si strofinava tra le sue gambe. Quel vecchio porco, si stava masturbando in chiesa, mentre mi toccava la gamba e la cosa peggiore, era che
tutta quella situazione mi eccitava, anche tanto. Allargai leggermente la gamba, invitando la mano del vecchio porco sul mio interno coscia. Vedevo come la mia mossa aveva eccitato il vecchio maiale, con la sua mano che si strofinava piu’ velocemente tra le sue gambe. Sulla mia coscia, sentivo la sua mano che mi palpava, cercando di risalire fino alla mia figa, che in quel momento, divampava calore. Sentivo tra le mie gambe, tutta l’eccitazione sgocciolare dalle labbra, mentre mancavano pochi centimetri e la mano del vecchio porco, avrebbe incontrato la mia giovane figa affamata di cazzo. Presa dalla voglia, allungai la mia mano, arrivano a posarla tra le gambe del vecchio maiale. Aveva spostato la sua mano, invitandomi a continuare a masturbarlo. Sentivo qualcosa di duro nel suo pantalone e cercai d’impugnarlo. La sua mano mi stava toccando ormai la figa, premendo contro la mia mutandina umida. Strizzavo il suo vecchio cazzo duro con la mia mano, sentendomi un vera sgualdrina vogliosa. Era tutto cosi’ eccitante, in chiesa, masturbando un vecchio che godeva nel toccarmi la figa umida. Le sue dita si muovevano sulla mia mutandina, stuzzicandomi le labbra e il clitoride, facendomi eccitare ancora di piu’.

Guardavo il parroco ma non riuscivo a sentire le sue parole, in quanto la mia concentrazione, era finita tra le mie gambe, dove il vecchio, cercava d’infilare le sue dita, dentro di me. Io continuavo a strizzargli cazzo quando improvvisamente, sentivo il vecchio tremare con affanno, mentre nella mia mano, si sprigionava un forte calore. Il vecchio porco aveva sborrato e sentivo il suo umido seme nel mio pugno, mentre il suo cazzo pulsava. Aveva tirato via la sua mano dalle mie gambe, reggendosi in modo da non far notare il tremore, mentre continuavo a strizzargli il cazzo, che sborrava nel suo pantalone. Poi, una volta calmato, il vecchio sposto’ la mia mano e io me la portai vicino al naso, per annusare l’odore della sua vecchia sborra, pregando il Signore per il perdono, leccando di tanto in tanto quella vecchia sborra, ben consapevole che il vecchio porco mi stava guardando.

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