La fortuna del GPS ( Parte I )

Orgia

Come commesso viaggiatore, avevo ormai sentito quasi tutte le barzellette in circolazione, specie quelle che riguardavano i viaggiatori e le figlie dei contadini. Mai pero’, pensavo di ritrovarmi in una situazione simile ad una delle tante barzellette ascoltate.

Tutto ebbe inizio con il GPS che mi dava delle indicazioni sbagliate, portandomi in una remota area contadina. Non so se era stata sfortuna o fortuna, fatto sta, che ero in mezzo ad una strada rotta e con il serbatoio quasi a secco. Quando la macchina aveva tirato l’ultimo fiato, andai a piedi, verso una fattoria che si trovava alla fine di quella “strada”. La strada sembrava piu’ breve, invece quando arrivai alla fattoria, stava incominciando a farsi buio.  Una signora che avra’ avuto al massimo 45 anni mi apri’ la porta, ” Scuso il disturbo, sono un venditore e mi si e’ fermata la macchina a qualche chilometro da qui “. Lei e la ragazza che era seduta al tavolo, poco dietro di lei, cominciarono a ridere, pensando che la cosa fosse divertente. ” Ci scusi, da queste parti non vediamo quasi mai nessuno “, fece echo la ragazza al tavolo, che avra’ avuto piu’ o meno 23 anni ” Ci si sente cosi’ sole “. Il suo, era un tono malizioso e caldo, che mi aveva in parte messo a disagio, in parte solamente perche’ la ragazza aveva un corpo veramente da lasciarti con il fiato sospeso. Capelli lunghi e rossi, pelle chiara e labbra carnose con gli occhi verdi.

” Infatti, non ci sono uomini in questa zona ” disse con tono cortese la signora che mia aveva aperto, ” Infatti le faro’ vedere una cosa, mi segua “. La porta si chiuse dietro di me, camminavo dietro le ragazze, entrambe avevano addosso un vestitino marrone semi trasparente, che metteva in mostra le curve del sedere. Mi stavo eccitando e sotto di me, un’erezione comincio’ a farsi notare. Mi portarono in una camera dove ci saranno stati almeno 100 diversi tipi di dildo, di tutti i tipi di colori e misure. Rimasi a bocca aperta, mentre la mia mente immaginnava la giovane roscia, presa a travellarsi il culo con un’enorme dildo rosso come i suoi capelli.

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Dopo uno sguardo complice, entrambe lasciarono cadere il loro abito, rimanendo completamente nude davanti a me. Maria, la piu’ anziana, aveva delle belle tette grosse, mentre Ingrid, la piu’ giovane, aveva un corpo piu’ snello ma sicuramente piu’ erotico. ” Spogliati anche tu, cosi’ vediamo com’e’ il tuo cazzo di carne “, disse Maria, mentre Ingrid era li, che si carezzava le labbra con il dito. Mentre mi stavo abbassando i pantaloni, entrambe sorrisero, mozzicandosi il labbro in un comportamento molto complice tra loro. Ero finito in mezzo a due affamate di cazzo di carne, questo fu il mio pensiero, mentre lasciavo scivolare le mie mutande.

Ingrid si avvicino’, impugnandomi direttamente il cazzo, che divento’ subito duro nella sua mano. Lo masturbo’ con calma, guardandolo in tutte le direzioni, mentre Maria, inginocchiata accanto a Ingrid, mi massaggiava le palle. ” Con tutti questi cazzi di plastica, e’ bello poter giocare con un vero cazzo di carne “, disse Maria, mentre Ingrid annuiva masturbandomi. Entrambe avevano le mani impegnate a strofinarsi il clitoride, masturbandosi con calma, godendo di quel cazzo di carne, mentre io, ringraziavo sia il GPS che la macchina per essersi bloccata proprio li.

Entrambe avvicinarono i loro visi alla mia cappella, entrambe, avevano gli occhi puntati sui miei…

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