La cena

Il mio vecchio amico, che lei mi aveva confessato desiderare e che le aveva fatto diversi complimenti, alcuni anche un po’spinti, nel corso degli anni, adesso era seduto al tavolo con noi e stava mangiando tranquillamente mentre la spogliava con gli occhi, al tavolo della nostra cucina.

-Torniamo un po’ indietro: nei giorni precedenti un mio amico di vecchia data ,trasferitosi molto lontano, sarebbe tornato a trovare i suoi genitori nella citta’ di origine, mi contatto’ telefonicamente per sapere se ci saremmo potuti vedere per una birra come ai vecchi tempi, io accettai e quando dissi a mia moglie che Michele sarebbe tornato per qualche giorno e che saremmo usciti , lei mi chiese perche’ non lo potevamo invitare a cena a casa nostra invece di andare a infastidire qualche troietta fuori, visto che ne avevo una in casa disponibile a tutto?

Durante la cena avevamo brindato praticamente a tutto, alla cuoca: mia moglie, al lavoro di mIchele , che lo aveva portato lontano ma guadagnava molto bene, alla moglie del cameriere: mia moglie, agli scolli vistosi: quello di mia moglie, ai bei culi: quello di mia moglie, alle scarpe col tacco sexy: quelle indossate da mia moglie alle amicizie di lunga data: me ed il mio amico.

Ogni occasione era buona, così facendo eravamo arrivati al dolce, mi ero alzato, come durante le altre portate ed avevo servito la mia mogliettina, l’ospite ed infine me, come già fatto precedentemente, mi ero seduto ed avevo iniziato a gustarmi il tiramisù fatto in casa, buonissimo, naturalmente. Anche qui le battute con il tiramisù si sprecarono…

acquista pubblicità
Poi Michele si alzò ed andò a sedersi sul divano mentre continuavamo a chiaccherare, dopo poco anche lei si alzò ed andò a sedersi accanto a lui, io stavo finendo la mia porzione di dolce e continuavano a ridere e chiacchierare. Finito il dolce mi alzai e portai 2 bicchieri con lo spumante rimasto ai 2 sul divano che stavano parlando tra loro guardandosi negli occhi, Michele aveva messo il braccio sul poggiatesta quasi abbracciando la mia signora. La situazione iniziava a chiarirsi.
Finii il mio spumante ed iniziai a rimettere a posto la tavola radunando piatti e posate e portandoli in cucina, al secondo viaggio dalla cucina non li sentivo più parlare, tornando indietro vidi i due sul divano che si stavano baciando appassionatamente, lui le teneva la testa premuta sulla sua faccia con una mano dietro la testa mentre l’altra mano le stava strizzando una poppa, io mi fermai a guardare e poi continuai a sistemare la tavola.
Lei si era gia sciolta, la sua mano stava risalendo dalla coscia fino all’inguine fino a prendere il suo cazzo attraverso i pantaloni. Io mi bevvi l’ultimo sorso di spumante, scattai alcune foto con la mente e con il cellulare, poi continuai a pulire la tavola. Il mio amico mi sorrideva compiaciuto mentre lei gli aveva tirato fuori il cazzo è lo stava gustando avidamente. Portai le ultime cose in cucina e tornai a pulire il tavolo con la spugna e dare una spazzatina intorno al tavolo.
Durante questo momento mia moglie si era inginocchiata fra le sue gambe e gli aveva calato i pantaloni, lei si era calata le spalline è lo stava pompando accennando anche una spagnola mentre lui le impastava quelle poppe belle incorniciate da un balconcino veramente porco che lasciava i capezzoli completamente esposti.
Io me ne tornai in cucina, avevo un cazzo di marmo, molto tranquillamente inizia a riempire la lavastoviglie mentre sentivo, alternato ai rumori delle stoviglie, rumori di sesso, lui che gemeva e mia moglie che gli stappava l’uccello. Avevo quasi finito di pulire e sistemare in cucina che li vidi passare davanti alla porta di cucina diretti verso la camera, ci guardammo durante quei 2 passi davanti alla porta, sembravano due giovani con la casa libera, mezzi spogliati che si stavano scoprendo. Sistemai tutto per bene e mi diressi verso la camera, la porta era aperta a metà, mi fermai sulla soglia ed iniziai a guardare, lei era messa a pecora sul letto, con la gonna girata sulla schiena e lui da dietro le dava dei gran colpi , si sentiva lo schianto e lei gemeva sotto ogni colpo. Mi sbottonati i pantaloni ed iniziai lentamente a masturbarmi. Avevo un eccitazione esplosiva, il mio amico si stava scopando la mia stupenda moglie nella nostra camera.
Mi avvicinai, mi videro e continuarono a scopare, io mi misi in fondo al letto dietro di lui, mi chinai, mi girai e mi infilato sotto di loro, iniziai a leccare la clitoride di mia moglie che apprezzó moltissimo mentre con una mano mi masturbavo e con l’altra sfioravo le palle di Michele.
Ad un certo punto Michele si fermò e volle cambiare posizione, fece alzare mia moglie che mi baciò è poi lui si sedette sul letto, prese mia moglie per i fianchi,le fece togliere il vestito , la voltó in modo che fosse girata di schiena le fece allargare le gambe e la fece affondare sul suo cazzo, in modo che io li potessi vedere, lei mi guardava e godeva, io potevo vedere le sue espressioni di godimento ed il cazzo di Michele che entrava e si muoveva di continuo.
Mi gustai un po’la scena è poi mi avvicinai di nuovo alla sua fica e ripresi a leccarla con ingordigia, era in preda od un orgasmo squassante. Finito di tremare mi alzai e lei si avvento’ sul mio cazzo facendomi un pompino velocissimo, come la velocita’ con cui Michele la stava ancora scopando, io le strizzavo quelle favolose tette tirandole i capezzoli con il pollice e l’indice, come piace a lei.
 Venne un’altra volta, e stavolta grido’ , per quel che poteva gridare , con il mio cazzo in bocca mentre con una mano accompagnava la sua bocca lungo il mio cazzo e con l’altra mi sfiorava le palle e con il medio mi stuzzicava il buchetto.
Venni anche io nella sua bocca caldissima e vogliosa, il mio seme le colo’ dalla bocca fino al mento , il mio ano si contrasse a tempo con l’eiaculazione intorno al suo dito.
Ci fermammo un attimo, Michele ara ancora in tiro , la fece mettere sull’angolo del letto a gambe aperte, si mise in mezzo alle sue gambe ed inizio’ a scoparla con foga tanto che lei stava quasi per venire ancora, quando lui usci’ dalla sua fica e le schizzo’ tutto il suo piacere addosso, lei si avvicino al suo cazzo ed inizio a spomparlo per estrarre tutto il contenuto rimasto a meta’, fino a che , compiaciuta, si sdraio’.
Mi guardo’ e mi disse che era stato proprio come se lo era immaginato ,ci chiamo’ accanto a lei, ci sdraiammo, prese i nostri cazzi uno per mano e ci ringrazio’ per il piacere procuratole, si porto’ le mani sporche del nostro sperma alla bocca e poi ci volle baciare entrambi, mescolando tutti i nostri umori e sapori.
Ci salutammo dopo essersi sistemati e ci ripromettemmo di rifarlo quando  Michele fosse tornato , stiamo ancora aspettando.

Blog: I Racconti Erotici, Racconto: La cena

Vuoi realizzare la tua fantasia erotica in CHAT?

ISCRIVITI GRATIS

Vota questo racconto erotico !

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (388 voti, media: 3,51 su 5)
Loading...

Altri racconti erotici interessanti: