L’ equivoco
Mi recluto una di quelle donne, a cui piace recare piacere immenso al proprio uomo, una di quelle donne che nell’intimita’ di coppia, diventano delle vere e proprie puttane, prese a soddisfare il proprio uomo in ogni modo, soddisfando tutte le sue fantasie piu’ perverse.
Io e mia sorella ci eravamo scambiate le chiavi di casa, solo per casi d’emergenza. Noi donne siamo molto estreme e quindi un’emergenza puo’ essere causata solamente dal fatto che l’altra, non risponda al telefono dopo il terzo tentativo. Diverse volte mi ero vista entrare mio cognato improvvisamente, chiedendomi se andasse tutto bene, scusandosi dell’intrusione, forzato dalla moglie a fare un giro di controllo. Mio marito quel giorno mi aveva mandato un sms, dicendomi che la sua giornata era molto stressante. Dopo aver letto e riletto quel messaggio, la mia mente comincio’ ad elaborare un piano per rendere la serata di mio marito il piu’ piacevole possibile. Quando mancava meno di un’ora al rientro di mio marito, cominciai a truccarmi, utilizzando rossetti e colori, trasformando la mia faccia come quella di una lurida puttana, indossando un vestitino sexy, rosso e trasparente.
La mia idea, era quella di mettermi a pecorina, davanti alla porta, al buio, invitando mio marito a scoparmi appena avrebbe aperto la porta. Ero pronta, sui miei tacchi alti, messa a pecora con la figa spalancata davanti alla porta, in attesa del cazzo di mio marito. Mentre nel buio, la mia mente immaginnava il cazzo soddisfatto di mio marito, sborrarmi sulla mia faccia truccata, la porta, comincio’ ad aprirsi lentamente. ” Scopami “, fu il mio invito, con il tono della voce di chi, voleva essere sbattuta da un duro cazzo. Due mani si posarono sul mio culo, sculacciandomi volgarmente. Un dito s’infilo’ direttamente nel mio culo, mentre sentivo una cappella strofinarsi tra le umide labbra della mia figa ” Mmmm…qualcuno e’ voglioso stasera “. Sentivo quel dito entrare e uscire con forza dal mio culo, sentendo il suo cazzo duro diventare duro, mentre si strofinava tra le mie gambe. Sentivo nel suo respiro una voglia impressionante, come se non scopasse da secoli. Mentre il suo dito violava il mio buco del culo, il suo cazzo cominciava a spingersi dentro di me, sentendolo scivolare tra le labbra. Poi sbattendo il suo corpo contro il mio, infilo’ tutto il cazzo dentro di me, come non aveva mai fatto prima. Comincio’ a far entrare ed uscire quel cazzo voglioso dentro di me, continuando a spingere il suo dito nel mio culo. Ero eccitata dal modo in cui mi stava sbattendo, sculacciandomi di tanto in tanto.
Dal momento in cui era entrato, non aveva ancora detto niente, l’unica cosa che sentivo era il suo respiro veloce e miei gemiti di piacere, mentre dietro di me, mio marito mi stava violentando, utilizzando anche il suo dito, che entrava e usciva dal mio culo. Aveva un cazzo durissimo, sentendolo scivolare e stuzzicare il mio clitoride voglioso ed eccitato. Poi il suo cazzo scivolo’ fuori e pochi istanti dopo, era davanti alla mia faccia. Era buio ma sentivo il suo cazzo davanti alla mia faccia, pronto a sborrarmi in bocca. Presi il suo cazzo tra le mie labbra e cominciai a succhiare con gusto, sentendo il suo cazzo pulsare, mentre schizzi di calda sborra, mi riempivano la bocca. Mentre lo succhiavo, mi masturbavo, con la mano tra le gambe, ingoiando tutto il caldo seme del mio caro maritino, leccando la cappella come una brava cagnetta, succhiando fino a quando non si ammoscio’, scivolando fuori dalle mie labbra.
Poi si ritiro’ su’ il pantalone e in tutta fretta usci’, lasciandomi perplessa. Pochi minuti dopo, mio marito entro’ e accese la luce, osservandomi in quella posizione da puttana appena scopata ” Che succede qui? “.
Blog: I Racconti Erotici, Racconto: L’ equivoco