Il piacere del fattone

Pompino in piazza

Era un giorno come un’altro, avevo le vene piene di roba chimica e la testa piena di ronzii, tipo uno sciame di api che si dimenava dentro il mio cranio. Non ricordo come ero arrivato li e sinceramente, non importava, visto che orami ero li, in compagnia di una bella donna. Non sono mai stato un grande attira femmine, quindi chi era questa donna, da dove veniva o come si chiamava, erano dettagli che non sapevo e che non m’interessavano neanche.

Sapevo che mi stava baciando, mentre io ero appoggiato ad un muro. Mi aveva aperto la giacca, mentre mi baciava sul collo, scendendo poi a leccarmi i capezzoli, stuzzicandoli con i denti. Ero eccitato, cosi’ allungai la mano per toccare le sue enormi tette. Lei mi tolse le mani dal suo corpo e me le porto’ al muro, mentre continuava a succhiarmi i capezzoli. Riprovai, ma lo sguardo che mi fece quando mi diede un secco ” NO “, era molto serio, facendomi capire che era meglio non provarci una terza volta. Con gli occhi fissi sui miei, comincio’ ad abbassarsi, in sintonia con la sua mano, che era sul mio petto. Il suo tocco era cosi’ freddo che ricordo di aver avuto la pelle d’oca, mentre si abbassava. Ora era sotto di me, inginocchiata a gambe divaricate, come una spuderata troia che non si vergogna di mettere all’aria la sua figa super sbattuta.

La sua mano fredda impugno’ il mio cazzo che era diventato duro come il marmo gia’ mentre mi succhiava il capezzolo. Strinse leggermente, mentre con gli occhi incollati sui miei, lecco’ lentamente la cappella, portando con se, le goccie di pre orgasmo che gia’ erano uscite. Ero a bocca semi aperta, mentre vedevo la sua bocca affondare sul mio cazzo, che scompariva tra le sue labbra carnose, scivolando dentro la sua calda bocca, dove la lingua, ballava da un lato all’altro del mio cazzo. Era veramente brava e mi avrebbe fatto sborrare in pochi minuti se avrebbe continuato su quella strada. Considerato il suo caratterito dominante, pensavo che sarebbe stato meglio avvertirla del fatto che avrei sborrato tra poco, evitando brutte sorprese, visto che volevo spendere tutta la nottata con lei.

acquista pubblicità

” Sto per venire “, parole tremanti, che mi uscirono dalla bocca, sperando che mi avrebbe udito. Il suo sguardo mi aveva fatto intuire che aveva sentito, ma che comunque non era importatne per lei. Stava succhiando come una divinita’, salendo e scendendo con la testa, facendo scivolare la mia cappella e il tronco del mio cazzo dentro e fuori dalla sua bocca, fino a che le palle, non le toccavano le labbra. Guardai il cielo, ringraziando chiunque mi aveva dato la possibilita’ d’incontrare questa donna che mi stava per far avere la piu’ bella sborrata della mia vita. Chiusi gli occhi, cercando di pensare ad altro, in modo da poter godere di quel momento per qualche minuto di piu’, visto che sentiva il suo orgasmo prepararsi ad esplodere.

Un rude suono di piacere usci’ dalla mia bocca, quando ormai incapace di trattenermi, lasciai esplodere dentro la sua bocca un’ondata di sborra calda. I miei muscoli erano tutti rigidi e io tremavo, mentre dentro sentivo come quella donna stava succhiando tutta la mia sborra con forza e golosita’. Avevo la pelle ipersensibile in quel momento e il suo forte succhiare mi dava un fastidioso piacere. Succhiava ed ingoiava, con il mio cazzo che era rimasto dentro la sua bocca ma senza piu’ scivolare, era rimasto fermo, mentre lei ingoiava ogni singola goccia che la mia cappella aveva sputato dentro di lei.

Poi si alzo’, senza dire una parola, lasciandomi in piedi, con i jeans e le mutande abbassate, mentre lei se ne ando’ sparendo nel buio di quella notte.

acquista pubblicità

Vota questo racconto erotico !

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (10 voti, media: 3,20 su 5)
Loading...

Altri racconti erotici interessanti:

  • Presa da mio padrePresa da mio padre Quanti rimorsi e crisi di coscienza ho dovuto superare, prima di confessare tutto alla […]
  • Peccato che esistePeccato che esiste Non ho mai commesso grandi peccati, nella vita. Pur essendo sempre stata una donna […]
  • Il sindacoIl sindaco -Sì, mancherai anche a me. -Ci vediamo domani. -Dai un bacio alle […]
  • La cugina in vacanza.La cugina in vacanza. Quando rientrai in casa, avevo ancora nelle orecchie il suono delle casse che […]