Il cazzo reale
Il giovane principe Riccardo, era uno di quei giovani ragazzi aristocratici, che volevano tanto per volere, non per necessita’ o per bisogno. Se gli dicevi di andare al cinema, lui avrebbe storto la bocca, in quanto avevano due sale cinema a palazzo, se gli proponevi di andare in discoteca, lui ti avrebbe detto che nell’ala nord del palazzo, ci stava anche quella.
Peccato pero’, che la sua vita sentimentale non era cosi’ inviadibile. L’unica ragazza che lo ammirava, era una semplice dipendente ed il massimo ottenuto, fu una tazza di tea, bevuta insieme al palazzo. Ogni tanto Riccardo, avrebbe voluto essere un semplice uomo, con una madre casalinga e padre impiegato, in modo da poterci provare anche con una semplice dipendente. Effettivamente, oltre a lei, le uniche persone “normali” che vedeva, erano il suo medico, il commercialista, il direttore della banca e tutta una fila di gente noiosa, tranne che per la psicologa, la dottoressa Valeria.
Valeria era alta, capelli castani ed occhi nocciola, un corpo atletico e delle labbra carnose. La dottoressa aveva notato uno stato inziale di depressione, ” Non riesco mai a stare da solo con una donna ” era la frustrazione di Riccardo, ” Beh, se vuoi posso alleviarti io un po’ di pressione “, disse la dottoressa con un sorriso malizioso, mentre muoveva la sua mano sulla gamba di Riccardo, in direzione del cazzo che era diventato duro, appena lei lo aveva toccato. Gli abbasso’ i pantaloni e le mutande e vedendo l’enorme cazzo del principe disse ” Che bel pezzo di carne che hai…dov’eri nascosto fino ad oggi? “. Riccardo senti’ tante emozioni diverse fondersi insieme, nel momento in cui Valerie comincio’ a succhiare la cappella reale. Dopo qualche leccata al cazzo del principe, la dottoressa ordino’ a Riccardo di sdraiarsi, mentre lei, si stava masturbando, aiutata da un lubrificatore. Ando’ a cavalcioni sul principe, ma al rovescio, dando di spalle a Riccardo, che pero’ aveva davanti a se, il magnifico culo della dottoressa. Valeria si sedette sul cazzo di Riccardo, facendolo scivolare dentro la sua figa bagnata. Una volta preso tutto il cazzo, la dottoressa comincio’ a roteare, facendo salire alle stelle il piacere del principe, impegnato a strizzare quelle chiappe divine.
Preso dal piacere, il principe infilo’ un dito nel culo della dottoressa, che balzo’ con un gemito di piacere. Valeria comincio’ a salire e scendere, facendo entrare ed uscire il cazzo di Riccardo, mentre lui, infilava le dita nel culo della dottoressa, allargandole il buco del culo. La dottoressa aumentava gradualmente la velocita’, arrivando a cavalcare con violenza il cazzo di Riccando, mentre lui faceva entrare ed uscire le dita dal suo culo mezzo sfondato dal principe. ” Non avevo mai cavalcato uno stallone reale ” disse la dottoressa, mentre godeva come una puledra. Riccardo non rispose nemmeno, preso a godere come la cavalcata selvaggia della dottoressa, che aveva il suo cazzo in figa e le sue dita nel culo.
Riccardo sentiva che stava per sborrare se ne accorse anche la dottoressa che smonto’ da sella. Ora era a pecora davanti al cazzo del principe ancora sdraiato e comincio’ a masturbarlo con avidita’, ” Su principe, fammi assaggiare la crema reale “, disse la dottoressa leccandoli il labbro con sensualita’. Continuo’ a maneggiare il cazzo, facendolo scivolare su e giu’ nella mano fino a quando, insieme all’ululato di Riccardo, non arrivarono diverse schizzate di sborra calda. La dottoressa infilo’ la faccia sotto quella pioggia di sborra, per succhiare il cazzo pulsante del principe, ancora intento a sborrare. Prese la cappella e succhio’ con tanta violenza, facendo tremare fortmente Riccardo. Succhio’ e lecco’ tutto il cazzo del principe, fino a quando non fu lindo e moscio.
” Lunga vita al futuro Re, ogni desiderio e’ un ordine “, disse la dottoressa, sorridendo al principe.
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