I video di Luigi

Coppia fa sesso sul divano erotico

Luigi non aveva una moglie, una fidanzata o una ragazza in particolare. Lui era sposato con la perversione.
Non era nemmeno il sesso ad elettrizzarlo così tanto, lui adorava riguardare le sue scopate.
Aveva un sistema di telecamere che riprendeva il suo intero appartamento. Aveva progettato il tutto nel caso avesse avuto un rapporto sessuale in una stanza diversa dalla cucina.
Ogni volta che invitava a casa sua qualche ragazza, quando si arrivava al sodo, diceva sempre -Scusa un attimo… silenzio il cellulare, altrimenti potrebbe passarmi l’erezione.-, mentre in realtà non faceva altro che azionare le telecamere, grazie ad una particolare app che aveva scaricato da un software coreano.
Aveva molte registrazioni e quasi ogni notte ne guardava un paio, a volte anche tre o quattro. Non aveva mai pensato di metterle su internet o ricattare le sue amanti, perché non era quel tipo di persona. Lui era perverso, non cattivo.
Quella sera aveva rimorchiato una barista del centro. Avevano bevuto qualcosa assieme, dopodiché lei aveva acconsentito a bere un ultimo bicchierino a casa sua.
Così, dopo i classici discorsi di circostanza, finalmente iniziarono a baciarsi sul divano della sala.
Non appena le mani di lei iniziarono a scendere verso i piani bassi, Luigi si spostò e disse -Scusa, devo silenziare il telefono… non vorrei mai che l’erezione mi passasse per via di una telefonata di lavoro e cose del genere.
Era una tattica da manuale. Il circuito interno si azionò e le riprese ebbero inizio da tre diverse angolazioni.
-Leccamela.- disse la ragazza, visibilmente eccitata.
Luigi le allargò le gambe, sfilandole le mutandine. Aveva un vestitino nero che faceva rizzare il cazzo a tutti i clienti del locale per cui lavorava.
Scivolò giù dal divano e spinse la sua testa tra le cosce ansimanti della ragazza, cominciando a marinarle la figa.
Era molto bravo nelle pratiche orali. Adorava l’odore delle vagine bagnate, durante la stimolazione del clitoride da parte della sua lingua.
-Ah, sì… bravo.- disse lei, mentre la sua voce singhiozzava di sussulto in sussulto.
-Adesso ti castighiamo per bene, bimba.- sorrise, riemergendo dalle cosce della giovane barista.
Abbassandosi i pantaloni, tirò furi il suo membro duro, osservando l’espressione vogliosa della sua nuova amante.
Si era posizionato in una posizione che potremmo definire a tutti gli effetti a favore della telecamera.
Voleva che quelle riprese venissero alla perfezione, per continuare a produrre del materiale di qualità sempre superiore. Era un vizio come un altro e come lui non amava giudicare le attitudini degli altri, detestava che si giudicassero le sue.
Ovviamente il suo vizio invadeva la privacy delle ragazze con cui scopava, ed era a tutti gli effetti una violazione perseguibile penalmente, ma non gli importava. Lui adorava fare qui video che avrebbe rivisto poi, nella più totale solitudine del suo appartamento.
Indossò un preservativo e disse -Sorridi alle telecamere… stai per essere penetrata!
La ragazza scoppiò a ridere, interpretando quella battuta come un semplice scherzo e non come una parte di un copione a suo modo “neorealista”.
-Basta che me l’infili ed io sorriderò quanto vuoi!- concluse, per poi essere penetrata.
Luigi scopava come un animale. Dava colpi secchi e decisi, un po come se quella donna non fosse altro che un sacco da pugilato su cui sfogare il proprio allenamento settimanale.
-Ti piace essere scopata?
-Mi piace. Mi piace essere scopata. Spingi!
-Lo sapevo che ne avevi voglia. È da quando abbiamo bevuto il primo drink che ho una voglia di fotterti che non si può descrivere.
-E io voglio essere fottuta. Fottimi!
Quei dialoghi sarebbero stati uno spasso da riascoltare in futuro, quando la ragazza in questione si sarebbe fidanzata o addirittura sposata con qualche povero cristo. Quei video imprigionavano la bellezza di un momento, immortalandolo per sempre.
-Fottimi, ancora… non ti fermare.
L’orgasmo stava per esplodere in lui e sebbene avrebbe voluto dedicare più tempo a quella donna, ma il tempo era arrivato e senza poter gestire la situazione, Luigi sborrò dentro il preservativo, continuando a cavalcare quella donna.

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