Gli Stivali


Molte volte sono costretto a fermarmi al lavoro fino a tardi, e capita spesso
che una mia collega, Daniela, si fermi anche lei. Daniela è una ragazza
giovane, 25 anni, alta 1,72, capelli scuri, una quarta di seno, un bel culo.
Insomma una bella donna. E’ sposata da un anno, e si ferma spesso al lavoro
perchè è la segretaria del capo. Spesso e volentieri, viene al lavoro vestita in
maniera molto sexy, dipende dalle visite che sono previste in azienda.
Domani è prevista una visita molto importante, e sono sicuro che non
mancherà di venire vestita molto eccitante.
Oggi è martedì, e le ore stanno passando via velocemente. Daniela, bella
come al solito ha i capelli sciolti, pantaloni lunghi e camicetta. Ci ritroviamo
alla macchinetta del caffè insieme ad altri colleghi e parliamo del più e del
meno. Verso le 19 vedo Daniela che mi saluta e va a casa. Io mi dovrò
fermare fino a tardi. Intanto sto immaginando a come sarà vestita domani
Daniela, e non posso fare a meno di notare la mia erezione, ben nascosta
dalla scrivania. Alle 20:00 non rimane più nessuno, solo la ragazza alla
receptions e le due ragazze delle pulizie.
Mi alzo per andare al bagno, entro e li trovo Maria, una ragazza molto
eccitante, di 27 anni, sposata e con un figlio. La vedo da sola, la saluto e le
chiedo come mai da sola. Lei mi spiega che Giulia, la sua collega è nell’altro
stabilimento. Noto spesso che quando mi vede, Maria assume uno sguardo
malizioso. La saluto facendole la battuata: “ormai siamo rimasti solo in due
quì dentro”.
Entro nel bagno e mi appresto a fare i miei bisogni. Ad un certo punto sento
aprire la porta, sto per dire “occupato” quando mi giro e vedo Maria che è
entrata dentro. Rimango senza parole con il mio membro in mano. Il suo
sguardo punta subito lì, senza perdere tempo, vedo che con un gesto veloce
prende la sua sigaretta e la butta nel WC. Poi si abbassa e con una mossa
sola lo prende in bocca. Inizia a succhiarlo divinamente. Dopo pochi colpi me
lo fa diventare durissimo, si alza, e vedo che dopo che si è tolta il camice, si
abbassa i pantaloni e si toglie gli slip. Io mi avvento su di lei, le apro la
camicia e le tiro fuori le sue tettine, non molto grosse ma ben fatte. Inizio a
succhiargli avidamente i capezzoli, provocando in lei brividi e facendole
emettere dei mugugnii di piacere. Poi avvicina la sua bocca alla mia e mi
bacia, cercando la mia lingua. Io la prendo in braccio, la faccio appoggiare
con la schiena al muro, lei appoggia i piedi sul muro opposto (il bagno è largo
un metro e mezzo). Appoggio il mio membro sulla sua intimita e spingo,
infilzandola con un colpo deciso. lei emette un gemito, poi mi bacia per
smorzare le urla di piacere. Io inizio a scoparla furiosamente, lei gode e mi
stringe le mani dietro la schiena. Io continuo a scoparla, e quando sento che
lei sta per venire aumento la velocità. Lei si ferma ed inarca la schiena,
producendo molti umori che sento che mi stanno bagnando il membro.
Sempre nella stessa posizione, estraggo il mio membro dalla sua fighetta e
glielo appoggio sul buchino posteriore. Lei ha un sussulto, mi dice che è la
prima volta li, ma che ha voglia di sentirlo. Aiutato dagli umori di lei, inizio a
penetrarla, lei inizialmente fa una smorfia di dolore, poi inizia ad ansimare.
Ormai sono tutto dentro di lei, ho preso la sua verginità nel buchetto
proibito, inizio a scoparla sempre più forte, lei sembra gradire, abbassa una
mano sul clitoride ed inizia a masturbarsi. io intanto le mordicchio i
capezzoli. Dopo pochi minuti sento che sto per venire, e le dico: “sto per
godere, ti riempio tutto il culetto”. Lei mi ferma e dice, dammelo in bocca,
voglio bere il tuo seme. Io la faccio scendere, si mette in ginocchio e inizia a
prenderlo in bocca. Lo ingoia tutto, iniziando ad andare sempre più veloce.
poi si ferma un attimo e mi dice: “scopami la bocca come se mi stessi
scopando”. Io inizio a scoparla, infilandole tutto il mio membro nella bocca.
Dopo pochi affondi vengo, riversando tutto il mio caldo seme nella sua bocca.
Lei ingoia tutto avidamente senza sprecare neanche una goccia. Finito si
ricompone e prima di andare via mi sussurra:ӏ stato stupendo, grazie del
mio primo rapporto anale, domani non ci sono, ma dopo domani spero di si”.
Mi da un intenso bacio e mi saluta.
Io mi ricompongo e vado a casa, prima però sento la mia Ragazza Sara,
mettendoci d’accordo per dopodomani per andare in negozio da lei.
Martedì, arrivo come al solito alle 08:00. Come un orologio svizzero alle
08:05 vedo Daniela che arriva, è vestita molto arrapante, taieur grigio,
stivali di pelle neri con zip e tacco a spillo, camicetta bianca e giacca. Ha i
capelli raccolti. Tutti i miei colleghi si girano e la osservano quando passa. La
giornata scorre velocemente, arrivano le 07:00 di sera, io sono immerso nelle
mie carte, quando sento un “tick” proveniente dal Pc. E’ un messaggio di
posta elettronica. Apro e vedo che è Daniela, che mi chiede se posso andare
nell’ufficio da lei che vuole avere dei chiarimenti su alcune attività. La
raggiungo subito, lei dietro la scrivania, la sigaretta in bocca e tutte le carte
sparse. Mi siedo vicino a lei ed iniziamo a guardare i fogli insieme. Il tempo
passa e si fanno le 09:00. Lei mi dice che il marito fa il turno di notte, quindi
non c’è, io problemi non ne ho abitando da solo. Decidiamo di fare una pausa,
vado alla macchinetta, prendo due caffè e due brioches. Mentre mangiamo
parliamo del più e del meno. Daniela mi racconta che le cose in casa non vanno
bene, che suo marito non la guarda molto (io penso tra me e me che è uno
stupido). Con un giro di parole, riesco a portare il discorso sulla sfera
sessuale. Le mi chiede come va con la mia ragazza, se avevamo intenzione di
sposarci. Io le dico che per adesso stavamo bene così, e che ci stavamo
pensando. Poi mi chiede come va dal lato sessuale. io fingendomi un pò
imbarazzato le rispondo che siamo una coppia molto aperta, ed inizio a
raccontarle delle nostre avventure, dello scambio di coppia con dei nostri
amici a capodanno, della volta che per il compleanno di mia cugina ho fatto
l’amore con tutte e due. Lei per nulla stupita accenna un sorriso. Io le spiego
che entrambi lasciamo libertà uno all’altro, spiegandole però che Sara
accetta di farlo con altri o altre solo se ci sono anche io, lasciandomi però la
libertà di avere rapporti con chi voglio. Poi le racconto della sera prima di
cosa è successo con Maria. Lei visibilmente eccitata mi chiede se la trovo
una bella donna. io le rispondo che è una donna molto bella ma soprattutto
molto eccitante. La vedo spegnere la sigaretta nel portacenere e si avvicina
a me. Poi mi dice: “da quando sono sposata è la prima volta che tradisco mio
marito, però voglio farlo”. Io mi avvicino, le sbottono la camicetta e le tiro
fuori il suo seno, mi abbasso ed inizio a mordicchiarle i capezzoli. Lei dice:
“cavolo che bello, mio marito non me li ha mai mordicchiati”. Io le dico che ha
delle tette stupende. Poi le alzo la gonna del taieur, la faccio sedere sulla
scrivania. Noto che ha le autoreggenti. Inizio a leccarle gli stivali, lei mi
chiede come mai. Io le spiego che addosso ad una donna secondo me sono la
cosa più eccitante che ci sia. Poi allungo le dita e inizio a massaggiarle il
clitoride. le sposto le mutandine e gliele sfilo. Scendo con la bocca ed inizio a
leccargliela, lei appoggia i suoi stivali sulle mie spalle. Dopo una decina di
minuti sento che sta per raggiungere l’orgasmo. io accelero, e quando lei
inarca le reni sento tutti i suoi umori che escono. Lei eccittata mi dice:
“voglio essere trattata come una troia, insegnami tu!”. Va bene, mi avvicino a
lei e la bacio, lei ricambia, cercando avidamente la mia lingua. Poi le dico: ”
allora adesso comportati da troia, spogliati tutta e rimani solo con stivali e
autoreggenti”, lei si libera dei pochi indumenti che aveva e si presenta nuda.
Bellissima, poi le dico: “adesso inginocchiati e leccamelo!” lei obbedisce ed
inizia a prenderlo in bocca. E’ molto brava, si vede che ne aveva già fatti; si
impegna e dopo pochi minuti la faccio smettere e la faccio girare a 90 gradi,
facendoli appoggiare il seno sul piano della scrivania freddo. Al contatto
delle sue tette con la scrivania ha un sussulto. Poi mi avvicino e gli appoggio il
mio membro sulla sua fighetta, la penetro piano piano, fino a quando non sono
completamente dentro. Inizio a stantuffarla sempre più forte, lei gode e
ansima furiosamente, pregandomi di scoparla. Poi le chiedo:”ti va se ti
svergino anche il culetto?” lei mi dice,” sono la tua troia stasera, fai quello
che vuoi”. Io esco, e appoggio il mio cazzo sul suo culetto già bagnato dai suoi
umori. La penetro lentamente, lei emette un urletto di dolore, io rallento per
farla abituare. una volta dentro inizio ad aumentare il ritmo. Lei dice:” mi
piace, mi fa godere prenderlo dietro, continua”. Io inizio a scoparla
furiosamente, dopo una ventina di affondi sento che sto per godere: “ti
riempio tutta” le urlo. Lei risponde:”nella figa lo voglio”. Io esco velocemente
prima che il primo schizzo esca e la penetro nella figa, esplodendo tutto il
mio seme. Lei mi chiede di rimanere un pò dentro di lei. Quando abbiamo
finito mi dice: “sai una cosa, potresti avermi messo in cinta stasera, ma sono
contenta così, ti va di continuare?” Io le dico di si, lei scende giù ed inizia a
succhiarlo, per farlo tornare duro. Quella sera scopammo per tre ore,
uscimmo dal lavoro all’una di notte, lei piena di sperma, io esausto. Non
capitò più di avere rapporti sessuali con Daniela al lavoro, però riuscimmo a
combinare un rapporto a tre, lei io e la mia ragazza Sara. Da quell’incontro
Sara e Daniela diventarono grandi amiche. Fortunatamente quella volta
Daniela non rimase in cinta, ma successe qualche anno più tardi, ad opera del
marito, in quanto evitai le altre volte di lasciarle il mio sperma dentro la sua
fighetta.

Autore del racconto:
Geco

Blog: I Racconti Erotici, Racconto: Gli Stivali

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