Giochi Violenti ( Parte II )

Ero stata rapita da un vecchio contadino porco, legata sopra uno sporco divano e stava spingendo il suo cazzo cosi’ in profondita’ dentro la mia gola, che sentivo il mio corpo mancare per mancanza d’aria. Fortunatamente lo ritiro’ fuori, emettendo una sonora risata malefica, mentre mi schiaffeggiava la faccia con il suo cazzo duro e ricoperto della mia saliva. Io respiravo in modo affannato, mentre cercavo di riprendere aria a ritmo regolare.

Riprese in mano il dado, mentre sentivo che tra le mie gambe, qualcuno sembrava apprezzare la perversa situazione nella quale ero capitata. Sentivo la voce da puttana della mia figa che nella mia testa diceva ” Ormai siamo state rapite e non ce ne possiamo andare. Il vecchio porco vuole sborrarci addosso e non ci sta niente che possiamo fare per evitarlo. Assecondiamo il suo gioco del cazzo, cercando almeno di godere un pochino, sperando che poi ci lasci andare via! “. Effettivamente non aveva tutti i torti. Sentivo le labbra della mia figa che si bagnavano, mentre guardavo il dado ricadere nella posizione di pecora. Il vecchio porco si alzo’ e mi sistemo’ sul divano, con la testa appoggiata sopra lo schienale. Mi abbasso’ i pantaloni e le mutandine, strofinando il suo sporco dito tra le mie gambe. ” Ahhh, vedo che a qualcuno piace giocare “, disse sorridendo, mentre il suo dito diventava umido. Sistemo’ il suo cazzo tra le mie chiappe e comincio’ a masturbarsi utilizzando il mio culo, mentre io, con le mani legate, cercavo in qualche modo di masturbarmi di nascosto. Poi la sua cappella comincio’ a premere contro il buco del mio culo, mentre in qualche modo, ero riuscita a far arrivare le mie dita sulle labbra della mia umida figa.

Sentivo la sua cappella umida scivolare dentro il mio culo, con una forte fitta di dolore. Sentivo il resto del suo cazzo scivolare tra le mie chiappe, facendosi strada dentro il mio stretto culo. Sentivo un misto di dolore e di piacere, mentre il suo cazzo entrava e usciva lentamente dal buco del mio culo, violato da quel vecchio porco arrapato. Avevo due dita che scivolavano tra le labbra, stuzzicandomi il clitoride. Lasciai andare alcuni gemiti di piacere, che fecero scattare la molla al vecchio maiale. Le sue mani mi presero sui fianchi, tenendomi ben salda, mentre sentivo il suo corpo sbattere violentemente contro il mio. Il suo cazzo mi dava delle forti botte al culo, facendomi gemere sempre piu’ forte, mentre sentivo che mi stava scopando il culo con una violenza tale, che pensavo mi avrebbe aperta in due. Le mie dita, scivolavano dentro e fuori la mia figa super lubrificata, mentre sentivo le sue palle che sbattevano contro la mia mano. Il vecchio ci sapeva fare, aveva un bel fisico per darmi cosi’ tante botte violente senza rallentare di ritmo. Il suo cazzo mi aveva allargato il culo cosi’ tanto da non sentire piu’ dolore, ma solo intenso piacere, aiutato dal ditalino che mi stavo facendo di nascosto. Mi sentivo come una puttana, che invece di chiedere aiuto, si ritrovava legata e a pecora su uno sporco divano che godeva mentre un vecchio maiale le stava sbattendo il cazzo dentro il culo.

Il gioco, nonostante violento, cominciava a piacermi in qualche modo, mentre sentivo il suo cazzo, sempre piu’ dritto e voglioso tra le mie chiappe….

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