Giochi erotici 1 (Sputi e tacchi)
Mi trovavo a Francoforte per una notte, il tempo di firmare un contratto, per un lavoro che avrei svolto in primavera. La mia professione è la fotografa di moda, e quella seratina uggiosa, aveva acceso dentro di me le voglie più nascoste. Sfogliando una rivista locale, mi soffermai alla penultima pagina, verso le inserzioni “particolari”,;Scrutando vari annunci, quello che maggiormente risaltò ai miei occhi fù<A.A.A. cercasi donna per sesso originale .SOLO DONNE>. Cosa intenderà il sign. Rudhy per giochi particolari?..Composi il numero di telefono e mentre attendevo risposta, al terzo squillo una voce calda, quasi rauca accolse la mia telefonata; Mi spiegò che si trattava di feticismo con schizzi di sadomaso.. e quindi curiosa come una scimmia, fissai un appuntamento al locale 300 metri all’angolo. Indossavo un vestitino nude look e tacco 12 sottile. versione TROIA combattente. Ore 22 ingresso nel locale , immediatamente sulla sinistra scorsi un’uomo con un cappello nero, proprio come me, ci eravamo messi d’accordo, per riconoscerci. Un bell’uomo, sembrava perbene. Dopo aver rotto il ghiaccio, con due birre e quattro parole, ci recammo in una stanzetta di un motel, sulla provinciale. Le tendine erano rosa, ed il resto dell’arredamento , rosso fuoco, compreso il letto. Iniziai subito con il palpare il suo uccello, lo stringevo, lo mordevo, da sopra ai pantaloni. Lo vedevo eccitarsi forte, e finalmente tirò fuori un bel cazzone. Lo presi subito in bocca, come un gelato da leccare, arrivai con la lingua ad un centimetro dai testicoli, succhiandoli uno alla volta. Fin qui era ancora tutto, abbastanza regolare, fino a quando, proprio esplicitamente mi disse <Sputami>…Restai incredula, mentre iniziava a sputarmi sul seno. Mi veniva la nausea, ma allo stesso tempo un’eccitazione intensa invadeva le mie zone pelviche.. Cosi iniziai a sputare sul suo pene, cospargendo di saliva la cappella, tutta rossa e gonfia. Sputai sul viso, sul torace di quell’uomo e provai un senso liberatorio mentre Rudhy aveva i brividi per ogni mio sputo…Una volta distesosi lungo il tappeto sul pavimento, mi chiese di camminare sul suo petto con i tacchi ai piedi. Mentre ero in piedi sopra di lui, con i tacchi che sostenevano il mio peso sulla sua pelle nuda, gemeva come un porco masturbandosi e spiando la mia figa nuda, affacciata sul suo viso. Sofferente di piacere, mi legò i polsi al letto, stretti da una corda, e tenendomi in sù, con le cosce aperte, mi penetrava, spingendo con una forza quasi brutale; La lingua fugace, scivolava sui miei capezzoli appuntiti , sul quale, due minuti prima, aveva schizzato tutta la sua sborra, leccandola fino all’ultima goccia.. Dopo aver leccato tutto il suo sperma, fa la pipì lungo le mie caviglie incrociate, Qualcosa di viscido ed arrapante, aprii le cosce e Rudhy si tuffò nella mia figa, la leccava forte, la sua lingua vogliosa , assaporava il clitoride e l’ano, facendomi venire come una porca sbattuta e pisciata..Mentre facevo la doccia, pensavo che tutto sommato, fosse stata proprio un’esperienza intrigante, che mi aveva dato la possibilità di conoscere nuovi giochini…. Non feci neanche in tempo ad uscire dalla doccia che ritrovai Rudhy mentre si faceva inculare da un nero con un cazzo di plastica…. A quel punto, mi lanciai sull’africano, aveva un bel culetto. Leccai tutto il suo culo, e poi mi feci inculare sul tavolo in cucina, prima di prendere la borsa ed andare via… La zia, diceva spesso <Ogni lasciata è persa>…..
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