Convinco mia sorella a farsi scopare
Come tutto incominciò
Mi chiamo Alex, sono un ragazzo di vent’anni come tanti: come tanti miei coetanei ho una sorella di qualche anno più grande.
Lei si chiama Lara, siamo sempre stati in confidenza e i nostri corpi non hanno mai avuto segreti l’uno per l’altra: sin dall’adolescenza, quando con i miei amici si iniziò a parlare di sesso e a guardare i giornali per adulti, ho fantasticato molto pensando al corpo di mia sorella che è pressapoco perfetto, molto armonioso e proporzionato; le mie prime seghe, ebbene sì, me le ero fatte pensando a Lara e alle tante posizioni che avrei voluto sperimentare con lei.
Una sera di Luglio, mentre ero solo in casa perchè mamma e papà erano andati fuori città, lei rientrò dal mare, di malumore: me ne accorsi perchè aveva sbattuto la porta e camminava impettita.
Dopo un attimo di indecisione, mi alzai dal divano con l’intento di assicurarmi che stesse bene: non avevo alcuna voglia di sorbirmi i suoi discorsi sugli amici o sul ragazzo che frequentava ma non mi andava nemmeno di farla andare a letto scocciata perciò mi feci coraggio e aprii la porta della sua stanza come facevo sempre, solo che in quell’occasione la trovai mentre si cambiava, senza reggiseno ma con solo la parte bassa del costume.
Convinco mia sorella a farsi scopare: Incesto
Ci guardammo negli occhi, entrambi con la bocca spalancata per qualche istante, poi sentii forte e chiaro il mio membro indurirsi.
Lara se ne accorse, i pantaloncini corti che utilizzavo in quella stagione non aiutavano di certo a nascondere nulla.
A quel punto feci una cosa che non mi sarei mai aspettato di fare: mi mossi nella sua direzione e tentai di baciarla ma lei mi bloccò.
Ero tremendamente eccitato, in quel momento, come se le mie prime fantasie erotiche si stessero per realizzare: le dissi che sarebbe stato il nostro segreto e che mai nessuno al mondo lo sarebbe venuto a sapere; caricai la parola “venuto” con molta veemenza e fu quello il momento in cui mi accorsi del suo brivido: ci sarebbe stata.
Mi liberai dalla sua stretta e, accarezzandole i seni, incominciai a farle complimenti sulle sue forme e sulla sua pelle: lentamente le portai la mano nelle mie parti basse e l’aiutai ad andare su e giù finchè non procedette da sola.
Orgasmi di famiglia
Preso da un altro raptus, la sbattei al muro, con la schiena rivolta verso di me: infilai la mano dentro gli slip e la scoprii fradicia, tanto che le due dita che le misi inizialmente dentro entravano ed uscivano senza la minima difficoltà.
Presi il mio membro, lo avvicinai alla sua apertura e con un solo colpo entrò dentro, provocandole un gemito eloquente: la scopai come avevo sognato tante volte da ragazzino e realizzai anche il sogno che allora coronava tutti gli altri, infatti, non appena intuii che stavo per venire, lo tirai fuori e girai lei, facendola inginocchiare davanti a me, per poi riempirla di liquido bianco tutto il viso.
Dopo quell’avventura, mantenemmo il segreto e la cosa ricapitò sporadicamente quando ci trovavamo da soli, che fossimo single oppure no: era una cosa nostra, un segreto tra fratelli.
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