Compleanno di un’amica ( Parte I )
Era il compleanno di una mia amica ed’eravamo andate a festeggiarlo in uno dei nuovi locali notturni, dove si esibivano spogliarellisti, con i loro corpi perfetti. Mio marito era leggermente irritato dall’idea che io andassi a guardare altri uomini che si spogliavano, ma alla fine capiva anche che non era una serata scelta da me. Indossai un’abito sobrio, per farlo rassicurare, anche se sotto, non indossavo assolutamente niente.
Sono sempre stata un po’esibizionista e lui lo sapeva benissimo. Gli occhi eccitati degli uomini sul mio corpo mi facevano bagnare con molta facilita’, ma posso anche dire che io, mio marito non l’avevo mai tradito. Almeno fino a quella sera. Eravamo arrivate e ci eravamo accomodate sul tavolo prenotato, dove al centro, era situata un’enorme bottiglia di champagne. Tutte le mie amiche erano vestite da zoccole, con scollature provocanti e mini gonne, in modo d’attirare l’attenzione dei giovani ragazzi che si sarebbero spogliati. Alzammo i calici pieni di champagne, augurando alla nostra amica un buon compleanno, quando i primi ragazzi entrarono sul palco. Erano sud americani, con un colore della pelle color cappuccino e con i muscoli in mostra. Tutte le altre sgualdrinelle presenti, ululavano e fischiavano, mentre i ragazzi lasciavano cadere i pezzi dei loro vestiti, a ritmo di musica country. Uno dei ragazzi allungo’ la mano verso di me, cercando di portarmi sul palco. Inizialmente rifiutai ma spinta dalle mie
amiche troie, andai con lui. Ero nel centro del palco, messa a sedere su una sedia, mentre i due ragazzi si muovevano intorno a me, strusciando i loro corpi caldi contro il mio. Tra le mie gambe, sentivo l’eccitazione aumentare, quando uno dei ragazzi, prese la mia mano e se la porto’ sul petto. Fece scivolare la mia mano sul suo corpo, fino a raggiungere la parte sotto l’ombellico, dove potevo intravedere il suo grande cazzo, che aspettava di essere liberato. Feci un sorrisetto malizioso e lasciai che lui guidava la mia mano, facendola entrare nella mutanda di pelle rossa. Con le dita, potevo sentirlo il suo cazzo e cercai d’impugnarlo. Avevo la figa in fiamme e il secondo ragazzo, si era gia’ spogliato e aveva
appoggiato il suo cazzo duro sulla mia spalla. Girai la testa e mi trovai davanti ad un enorme cappella eccitata, pronta da essere succhiata, mentre con le mie mani, liberavo l’altro cazzo dalla mutanda di pelle rossa.
Allungai la testa e posai le mie labbra su quella calda cappella, mentre il ragazzo davanti a me, mi tirava su l’abito. Mi sentivo osservata e sempre piu’ puttana, mentre le mani del giovane sud americano, mi allargavano le cosce, mettendo all’aria, la mia figa scoperta e umida d’eccitazione. La mia testa si muoveva avanti e indietro su quel grosso cazzo, mentre sentivo tutte le troiette della sala eccitarsi ed’incitarmi a farmi scopare. Mi alzai dalla sedia e mi misi quindi a pecora, ficcandomi in bocca lo stesso cazzo che stavo succhiando prima e allargando con le mani le chiappe, invitando il cazzo da me liberato, a penetrarmi la figa eccitata e ben lubrificata. Mentre gustavo quel cazzo caldo e saporito, sentivo che dietro di me, la cappella si muoveva tra le labbra, fino a penetrarmi. Le sue mani mi tenevano ferma dai fianchi e cominciava a muovere il suo corpo contro il mio, scopandomi, mentre cercavo di prenderlo tutto in bocca fino alle palle.
Mi sentivo una puttana anche se non era la mia serata, ma quella di una mia amica, che si stava masturbando, mentre io mi facevo scopare da due giovani cazzi latini.
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