Calda pioggia in spiaggia

Mio marito e io siamo sempre stati aperti a tutte le emozioni e alle trasgressioni. Frequentavamo sempre la spiaggia nudisti, dove io ammiravo gli altri cazzi e dove lui guardava le altre puttanelle presenti, immaginandole mentre poi mi scopava in camera. Ricordo pero’ una situazione, molto eccitante e perversa, che era successa l’estate scorsa, in una spiaggia di nudisti che stavamo frequentando.

Mio marito e io in genere, non usiamo le sdraie. Mettiamo i teli direttamente sulla sabbia e ci sdraiamo sopra, godendo anche del calore della spiaggia sulla schiena e sulle gambe. Faceva estremamente caldo quel pomeriggio e ci stavamo gustando un gelato, osservando le persone nude intorno a noi. Non so esattamente cosa aveva visto mio marito, ma ricordo chiaramente che mi ero girata un momento per dirgli qualcosa e lui era li, a gambe aperte e con il cazzo dritto e duro. La visione del cazzo duro di mio marito in mezzo alla spiaggia era molto eccitante e sentivo tra le mie gambe il calore della mia figa aumentare, mentre si bagnava sempre di piu’, specialmente quando notavo che le altre donne gli guardavano vogliose il cazzo, alcune di queste, toccandosi pure. Con un sorrisetto malizioso, avvicinai le mie labbra sul suo cazzo, posandole sulla cappella, baciandola delicatamente. Continuai a baciargli tutto il cazzo, andando giu’, fino a raggiungere le palle, che succhiai con golosita’, mentre la mia mano, lo masturbava lentamente.

Sentivo intorno a me occhi che mi fissavano, occhi di uomini che erano in piedi a pochi passi da noi, con i cazzi duri e vogliosi dello stesso trattamento. Mi sentivo una puttana, mentre la mia lingua risaliva il cazzo di mio marito, fino ad arrivare nuovamente sulla cappella. Affondai la bocca, facendo scivolare tra le mie labbra il suo cazzo, sentendo il suo respiro aumentare, mentre le sue mani, si muovevano sul mio corpo nudo ed eccitato. La mia testa andava su e giu’per il suo cazzo, mentre vedevo intorno a me, tanti cazzi duri, di uomini che ci guardavano mentre alcune donne, erano rimaste sedute, masturbandosi mentre io succhiavo il cazzo che loro avrebbero voluto avere tra le loro gambe.

Mi sentivo osservata e voluta, mentre mio marito godeva con il suo cazzo che scivolava su e giu’ per la mia bocca. La sua mano era scivolata tra le mie gambe, masturbandomi la figa umida, sentendo le sue dita muoversi tra le labbra, pronte a penetrarmi. Intorno a me, gli uomini cominciarono ad avvicinarsi abbastanza da sentire i loro respiri, mentre si masturbavano guardando una zoccola che succhiava il cazzo duro del marito. Le dita di mio marito scivolarono tra le umide labbra della mia figa, cominciando ad entrare e uscire con velocita’. Il suo cazzo continuava a starmi in bocca, succhiandolo tutto, senza utilizzare le mie mani, che erano impegnate. Con una gli massaggiavo le palle e con l’altra mi stuzzicavo i capezzoli. Godevo come una porca con tutti quei cazzi puntati contro. Guardavo gli uomini che si masturbavano, guardando i loro cazzi e poi i loro occhi, mentre leccavo e succhiavo in modo invitante, il cazzo di mio marito.

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Poi, dalla sua cappella, comincio’ a colare calda e densa sborra, calandomi sulle labbra, mentre continuavo a leccargli la vena, che sentivo pulsare sulla mia lingua. Poi affondai la mia faccia, succhiando la sua cappella sborrata, mentre sul mio culo, schizzi di sborra di uno sconosciuto mi colpirono. Mentre ingoiavo golosa la sborra di mio marito, sentivo diversi schizzi colpirmi anche sulla schiena e sul volto. Tutti gli uomini cominciarono a sborrarmi addosso, mentre io continuavo beata, a succhiare il cazzo pulsante e sborrato di mio marito, fino a quando non scivolo’ moscio dalle mie labbra. Mi girai, offrendo anche le mie tette agli uomini, che mi sborravano ovunque, con caldi schizzi di caldo seme che mi arrivavano da tutte le parti. Avevo la faccia e le tette sgocciolanti di sborra, mentre altri schizzi, mi colpivano tra le gambe. Passai con una mano sulla sborra, spalmandola ovunque sul mio corpo, mentre continuavo a masturbarmi. Mi sentivo una sporca puttana, che si prendeva il sole, con addosso la sborra di tutta la spiaggia.

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