Caduta in trans
C’è quella che vuole provare col negro superdotato e quella che diventa lesbica per sbaglio, la scambista per scelta e la traditrice senza scrupoli che si eccita al solo pensiero di far cornuto il marito. Poi, ci sono quelle come Sharon, femmine single che una volta si chiamavano zitelle e che oggi si definiscono semplicemente donne libere. Libere di fare (e di farsi) il cazzo che vogliono. Libere di avere mille fantasie e, soprattutto, di realizzarle. Ne ha provate tante, di esperienze sessuali, prima di aggiungere nel suo menù erotico l’uccello ambiguo…
Sharon vi racconta come è andata e, soprattutto, come è ‘venuta’…
Sharon e l’inquilina ambigua
Ho scoperto la mia passione per la psicologia e per l’ipnosi. L’ho scoperto per puro caso.
Ero caduta in depressione per via di una storia d’amore fallimentare, dovevo uscirne in qualche modo e in fretta. Il professore che mi ha vivisezionato il cervello c’è riuscito, alla fine, a farmi dimenticare l’uomo più stronzo che io abbia mai conosciuto e non ho ripetuto l’errore andando in cerca di altri guai. Da allora, non ho più rischiato di dipendere da nessuno e ho sviluppato una certa tendenza omosessuale e bisessuale con la voglia di vivere un’esperienza diversa dall’altra.
Vado d’accordo con uomini, donne, gay, bisessuali semplicemente perché oggi non ho più particolari preferenze né cerco l’esclusiva di nessuno. Da quella volta che ho risolto il mio problema esistenziale, mi sono messa a studiare seriamente testi di psicologia concentrando il mio interesse sul metodo dell’ipnosi. Che sia plagio mentale o pura magia concessa a pochi ‘esseri magnetici’ non l’ho mai scoperto teoricamente, ma nella realtà di tutti i giorni ho sempre dimostrato di saperci fare e di poter raggiungere qualsiasi traguardo semplicemente fissando con intensità il prossimo, costringendolo a catturare il suo sguardo per spingerlo a fare e dire ciò che voglio. Risultato: favori di qualsiasi genere, prestiti, regali, cambi improvvisi d’opinione.
Ho conquistato posti di lavoro, sconti nei negozi e tante altre cose che non sto qui a spiegarvi. Ma le vittorie che mi eccitano di più e che riesco ad ottenere grazie all’ipnosi riguarda le conquiste sessuali. Ho trasformato in perfette lesbiche donne dalla mente bacata e tremendamente tradizionaliste, ho iniziato i maschi al piacere anale (passivo per loro, è chiaro), ho spinto i cosiddetti uomini tutti d’un pezzo a dividere con me le follie erotiche più torbide.
Ora non so se sono davvero così cambiata, dopo essere stata sottoposta all’ipnosi, o se è scattato in me un istinto di sopravvivenza che mi spinge a divertirmi senza più soffrire pene d’amore. Una cosa è certa: sto bene, io sto benissimo così.
E’ arrivata una nuova inquilina nel nostro condominio e, appena l’ho vista, non ho avuto dubbi: doveva essere mia e c’era un solo sistema per riuscirci.
Un giorno, l’ho incontrata per le scale e ho scambiato con lei quel paio di chiacchiere che mi avrebbero permesso di controllare le sue emozioni, i suoi pensieri, il suo istinto.
Il colore ambrato della sua pelle e quei capelli biondi, quella faccia da cagna randagia mi eccitavano da morire. Non mi era mai capitata una creatura del genere, a letto o altrove.
Approfittando del paio di chiacchiere, ce l’ho messa tutta per tentare di catturarle l’anima erotica in brevi attimi di silenzio e, tra una frase e l’altra, le ho comandato:
“Tu oggi verrai a letto con me e farai tutto quello che vorrò…”.
Avanzando verso la porta di casa, lei mi seguiva come una cagnolina, non riusciva più a staccarsi da me. Bene…
L’ho fatta entrare ospitandola nel salone ed ho creato un po’ di atmosfera con le luci giuste, quel tipo di penombra che ti fa vedere tutto meglio.
Notavo nei suoi occhi qualcosa di strano, una luce virile che non si addice né alle donne né alle peggiori/migliori lesbiche. Non riuscivo a capire che cos’era, come un filosofo fallito pensavo e ripensavo senza arrivare a niente… Poi smettevo di pensare, quando la marcantonia, togliendosi le mutandine di pizzo, mi offriva in bocca il suo uccellone restando con le sue calze autoreggenti a rete.
Che scherzo è questo?! Quali altri segreti o miracoli può nascondere l’effetto dell’ipnosi?! Ma quali miracoli, questa è una transessuale in carne senz’osso e mi offre da mangiare come nessun uomo e nessuna donna sarebbero capaci di fare!!!
Un po’ l’uno, un po’ l’altra, questa stangona ‘double face’ mi sorrideva e mi porgeva il suo palo dritto tra le labbra, trepidante di attesa. Mi ero illusa di poterle dare degli ordini ma mi accorgevo che stava facendo tutto da sola. Sollevandomi una coscia, mi ha ficcata sbattendomi senza tanti complimenti, dicendo che da me voleva la sorca e dagli uomini il culo. Un buco alla volta, uno e uno solo.
A pecorina lasciavo entrare il brusco arnese che mi spremeva umori vischiosi. Mi chiamava troia e io lo dimostravo a pieni ‘voti’ e pieni buchi. Mi prendeva la testa e mi costringeva ad ingoiare tutto senza versare una sola goccia sul pavimento.
La verità è una sola: quella volta sono caduta io in… trans.
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