Al mare con i suoi
Era la prima volta che Francesco incontrava i genitori di Alessandra.
Si era preparato psicologicamente per fare buona figura. Era innamorato della loro figlia non voleva far loro una brutta impressione.
Sembravano una famiglia molto unita, un po’ vecchio stampo ma comunque unita.
Li avevano invitati a passare il fine settimana nella loro casa al mare e Francesco aveva accettato di buon grado.
In quel momento si trovavano in acqua. Lui aveva un braccio appoggiato alla boa e lei sguazzava in un mare cristallino.
Lo sguardo dei genitori era onnipresente. Continuavano a non perderli d’occhio dalla riva.
Mentre ricambiava un cenno d’intesa con il padre della sua fidanzata, Francesco sentì qualcosa strisciare sotto il suo costume. Pensò immediatamente ad un pesce o ad una medusa, ma dal mare riemerse Alessandra con un sorriso malizioso.
Si appoggiò anche lei con un gomito sulla boa, salutando i genitori in lontananza, mentre con l’altra mano iniziò a stimolare l’erezione del fidanzato.
-Ma cosa fai?
-Voglio farti una sega mentre i miei genitori ci guardano.
-Mi sembra eccessivo.
-A te forse, ma al tuo coso non sembra dispiacergli…
In effetti la reazione al tocco di quella splendida diciannovenne dai lineamenti fanciullini, simili a quelli di una ninfetta greca aveva scaturito in lui una delle più poderose erezioni della sua vita.
-Secondo te se no sono accorti?
-Ma figurati… io sono la loro piccola bambina. Per loro gioco ancora con le bambole. Non immaginerebbero mai che potrei arrivare a fare una sega al mio ragazzo davanti ai loro occhi. Probabilmente in questo momento stando dicendo che siamo così carini, mentre in realtà ho il tuo cazzo stretto tra le mani.
-Continua a parlare.- disse Francesco, febbricitante di piacere.
-Ti piace quando faccio la porca eh?
Adorava ascoltare quelle porcherie uscire dalle labbra di una benestante figlia di buona famiglia. I genitori avevano speso un mucchio di soldi per farla studiare dalle suore e nelle migliori università, ciononostante erano riusciti a tirar su una zoccola di prima categoria. Prima di mettersi con lui l’aveva succhiato al suo migliore amico nello spogliatoio di una palestra e si era scopata un tizio che conosceva al centro di un campo di calcio di notte.
Adesso era la sua fidanzata e gli stava facendo una sega davanti ai suoi suoceri.
-Voglio che guardi intensamente mio padre negli occhi… e vorrei che tu gli dicessi guarda cosa sto facendo alla bambina che tenevi sulle ginocchia. La sto costringendo a masturbarmi.
Francesco non era mai stato invischiato in una cosa del genere, ma preso dall’eccitazione obbedì.
-Guarda cosa sto facendo alla bambina che tenevi sulle ginocchia. La sto costringendo a masturbarmi.
L’erezione arrivò a dei livelli spropositati e per qualche secondo pensò quasi di penetrarla, ma sarebbe stato eccessivo. Era molto meglio quello stato d’erotismo accennato che agli occhi dei familiari poteva sembrare un niente.
-Cazzo, sto per venire.- disse, guardando il cielo.
-Allora voglio che guardi mia madre. Guardala.- tuonò Alessandra, con i capelli bagnati di salsedine.
-La sto guardando.
-Pensa di sborrare su di lei. Sulla sua faccia. È fica vero mia madre?
-Molto fica.
-Allora immagina che ti stia succhiando l’uccello, mentre sua figlia ti sta facendo una sega.
Era davvero una bella donna. Si era anche masturbato pensando a lei un paio di volte, tuttavia non avrebbe mai immaginato che un giorno sua figlia gli avesse fatto una sega incitandolo ad eiaculare su di lei.
-Dimmi quando stai venendo.
L’eccitazione era al culmine. Era tutto perfetto, il mare, la ragazza bellissima, i genitori che li osservavano ignari e un cielo da cartolina.
-Sto venendo.
Come una sirena pornografica, Alessandra s’immerse sott’acqua e avvinghiò le sue labbra attorno al cazzo del fidanzato, accogliendo il suo sperma in completa apnea.
Sborrò a spruzzo, sussultando in alto mare.
Alessandra emerse nuovamente dalle profondità marine, tossendo.
-Hai ingoiato dell’acqua o dello sperma?- chiese sorridendo.
L’avevano avvertito tutti quanti prima di mettersi assieme a lei -Alessandra è una zoccola.-, dicevano. A quanto pare avevano ragione ed era stata la più fantastica delle scoperte.
Chi le voleva le santarelline?
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