Jogging
Stava per diventare una calda giornata d’estate, così decisi di andare a fare una corsetta nella zona boschiva non lontano da casa, mentre era ancora abbastanza fresco. Il sole era appena arrivato quando sono arrivato al parcheggio e rimasi sorpreso nel vedere un’altra macchina, un altro corridore o magari un ciclista, che deve aver avuto la stessa idea, di approfittare del frescore, prima che arrivasse il calore. Dopo 10 minuti di corsa, vidi una donna che correva poco piu’ avanti di me, indubbiamente la proprietaria dell’altra auto che avevo visto al parcheggio.
Indossava i leggins neri a tre quarti molto attillati e un piccolo top giallo, cosi’ attillato che sembrava essere una seconda pelle. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel corpo, da quel culetto che mi sculettava davanti, notando che ogni tanto lei si girava, guardandomi con un sorriso. Passandole accanto dissi ” Buongiorno, splendida giornata vero? ” e li mi guardo con un sorriso, ” Si, certamente il tempo ideale per fare tante cose interessanti “. Correndo accanto a lei, potevo ammirare le sue tette, con i capezzoli duri, ballavano mentre lei correva. Avevo il cazzo che ormai era mezzo duro dentro i pantaloncini, causando un imbarazzante rigonfiamento, facile da notare.
Mi bloccai di colpo, simulando una storta. ” Reggiti a me, ti aiuto ad arrivare alla macchina “, erano esattamente le parole che speravo di sentire. Con la scusa, faccio scivolare la mia mano su di lei, infilandola dentro i suoi leggins, sentendo la sua pelle morbida, arrivando ad infilare un dito tra quelle sue splendide chiappe. ” Mmmm, forse ha bisogno di un soccorso immediato ” dice lei, con un sorriso malizioso che mi fa diventare il cazzo duro. Mi abbasso’ i pantaloni, baciandomi con passione sul collo, lungo il ventre, sul lato del mio cazzo, dove potevo sentire i suoi capelli darmi un leggero solletico. Prende la mia cappella in bocca, facendo scivolare la sua lingua tutta intorno, mentre mi guardava dritto negli occhi. Con le sue piccole e fredde mani, mi faceva dei massaggi alle palle, facendomi gemere.
Si mise a pecorina davanti a me, facendo scivolare il mio cazzo duro dentro la sua bagnatissima figa. Si muoveva lentamente avanti e indietro, facendo entrare ed uscire il mio cazzo da dentro di le. Io le strizzavo le chiappe, facendole sbattere il culo contro di me, per darle delle botte piu’ violente, alternate ai suoi movimenti. Allungai la mano, per strizzare quelle sue tette perfette, non troppo grandi, ma grandi abbastanza per essere strizzati mentre me la stavo scopando a pecorina, appoggiati su uno steccato di legno. Non ce la facevo piu’, le presi i fianchi e cominciai a sbattere il mio corpo contro di lei, ammirando il suo culo che ballava sotto le mie botte violente, facendo entrare e uscire il mio cazzo da dentro di lei. Le sue urla di piacere mi eccitavano, stavo facendo godere una bellissima sconosciuta, messa a pecorina davanti a me.
Entrambi i nostri respiri si facevano sempre piu’ veloci, facendo aumentare anche la velocita’ delle botte che i nostri corpi si davano ogni volta che il mio cazzo scivolava dentro di lei, mentre lei con le dita, si strofinava il clitoride, per aumentare il suo piacere. Con la schiena inarcata e con un forte gemito, feci esplodere dentro di lei un glorioso orgasmo, mentre lei, nello stesso momento, stava avendo il suo orgasmo. Le nostre urla si unirono all’unisuono mentre stavo riempendo di sborra la figa di una bellissima puttana che stava avendo in contemporanea il miglior orgasmo della sua vita.
” Che bella mattina non trovi? ” , dissi io, mentre mi stavo rimettendo i pantaloncini. ” Beh, sicuramente potremmo avere anche una bella serata non trovi? ” mi disse lei, spiazzandomi.
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